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Patria, famiglia e orgoglio Così ha inizio l'era Trump

Il "discorso della vittoria"? Moderato ed equilibrato. E il neopresidente promette: "Per gli Usa solo il meglio"

Patria, famiglia e orgoglio Così ha inizio l'era Trump

Grazie. Grazie mille, a tutti. Scusate l'attesa. È stata un cosa complicata. Grazie mille. Ho appena ricevuto una telefonata dal segretario Clinton. Si è congratulata con noi per la nostra vittoria perché è noi che riguarda e io ho fatto le mie congratulazioni a lei e alla sua famiglia per la campagna elettorale combattuta molto duramente: ha combattuto davvero duramente. Hillary ha lavorato per molto tempo e davvero sodo, e noi abbiamo un grande debito di gratitudine nei suoi confronti per il servizio che ha prestato al nostro Paese. Sono davvero sincero. Ora per l'America è arrivato il momento di fasciare le ferite della divisione, dobbiamo riunirci. A tutti i Repubblicani e i Democratici e agli Indipendenti di questa nazione dico che è tempo di unirsi come un solo popolo. È il momento. Prometto a ogni cittadino di questo Paese che sarò il presidente di tutti gli americani. È una cosa davvero importante per me. A quelli che in passato hanno scelto di non sostenermi, e ce ne sono stati un po': mi rivolgo a voi per chiedere la vostra guida e il vostro aiuto, in modo da poter lavorare insieme per unire il nostro grande Paese. Come ho detto fin dall'inizio, la nostra non è stata una campagna ma piuttosto un incredibile e grande movimento, composto da milioni di uomini e donne che lavorano duro, amano il loro Paese e vogliono un futuro migliore e più luminoso per loro stessi e le loro famiglie. È un movimento che comprende americani di tutte le razze, religioni, contesti e credenze, che vogliono e si aspettano che il nostro governo serva il popolo. E così sarà.

Lavorando insieme cominceremo dal compito urgente di ricostruire la nostra nazione e di rinnovare il sogno americano. Ho passato tutto la mia vita nel mondo degli affari a osservare il potenziale inespresso di progetti e persone in tutto il mondo. È questo quello che ora voglio fare per il nostro Paese. Sfruttare il suo tremendo potenziale. Ho imparato a conoscere benissimo il nostro Paese. Ha un potenziale tremendo. Sarà una cosa bellissima. Ogni americano avrà l'opportunità di sviluppare a pieno il suo potenziale. Gli uomini e le donne dimenticati di questo Paese non saranno più dimenticati. Sistemeremo i problemi dei nostri centri urbani e ricostruiremo le nostre autostrade, i ponti, i tunnel, gli aeroporti, le scuole e gli ospedali. Ricostruiremo le nostre infrastrutture, che non saranno seconde a nessuno, e daremo lavoro a milioni di persone nel ricostruirle. Ci prenderemo finalmente cura dei nostri grandi reduci di guerra che ci sono stati così leali; durante questo viaggio di 18 mesi ne ho conosciuti tanti. Il tempo che ho passato con loro durante questa campagna elettorale è stato uno degli onori più grandi che abbia mai avuto. I nostri veterani sono persone incredibili.

Avvieremo un progetto di crescita e rinnovamento nazionali. Sfrutterò i talenti creativi dei nostri cittadini e farò appello ai migliori e ai più brillanti perché usino il loro tremendo talento a beneficio di tutti. Succederà. Abbiamo un grande piano economico. Raddoppieremo la crescita del nostro Paese e avremo l'economia più forte al mondo. (...) L'America non si accontenterà più di niente che non sia il meglio. (...) Alla comunità mondiale voglio dire che, benché io metta e metterò gli interessi dell'America sempre al primo posto, ci comporteremo in modo corretto con tutti. Tutti i popoli e tutte le nazioni. Cercheremo un punto d'incontro, e non l'ostilità. Collaborazioni e non conflitti.

Ora vorrei sfruttare questo momento per ringraziare alcune delle persone che mi hanno davvero aiutato ad arrivare a questa vittoria davvero storica, come la stanno definendo. Innanzitutto voglio ringraziare i miei genitori, che so mi stanno guardando da lassù in questo momento. Persone magnifiche, da cui ho imparato moltissimo e che erano meravigliose sotto ogni punto di vista. Sono stati dei genitori davvero fantastici. Vorrei ringraziare anche le mie sorelle, Marianne e Elizabeth, che sono con noi qui stanotte. Dove sono? Sono qui da qualche parte, ma sono molto timide. E mio fratello Robert, un mio grande amico. Dov'è Robert? Mio fratello Robert. Dovrebbero essere tutti su questo palco, ma fa niente. Sono fantastici. E anche il mio fratello defunto Fred, una persona fantastica. Sono stato molto fortunato: tutta la mia famiglia è stata fantastica (...) A Melania, Don, Ivanka, Eric, Tiffany e Barron: vi amo, e grazie, soprattutto per aver avuto pazienza per tutte queste ore. È stata dura. La politica è una cosa cattiva e dura. Perciò, voglio ringraziare davvero molto la mia famiglia. Grazie a tutti. (...) Voglio ringraziare in modo molto speciale il nostro ex sindaco Rudy Giuliani. È incredibile: ha viaggiato con noi ed è venuto alle riunioni. Rudy non cambia mai. (...)

Questo è stato quello che si definisce un evento storico. Ma per essere davvero storico, dobbiamo fare un ottimo lavoro e io vi prometto che non vi deluderò. Faremo un ottimo lavoro.

Non vedo l'ora di essere il vostro presidente e spero che alla fine di due, tre, quattro o magari otto anni direte che questa è stata una cosa di cui siete orgogliosi.

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