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Quel patto scellerato con l'India tradisce i marò e il nostro Paese

L'ex ministro degli Esteri: l'idea di chiedere scusa e ammettere le colpe ci dà torto su tutto e umilia i soldati

Quel patto scellerato con l'India tradisce i marò e il nostro Paese

Le notizie che pervengono da New Delhi significherebbero abdicare ancora una volta alla nostra sovranità. Ma chi è che le pensa? «Sottomissione e processo per conto Modi». Senza alcuno straccio di prova a carico, anzi con tutte le prove a discarico (come dimostrato da Tony Capuozzo e da Fernando Termentini), gestiamo la cosa come alcuni Paesi fanno con i terroristi di Boko Haram o dell'Isis:pagare per riavere gli ostaggi. Con i soldi degli italiani, non con i soldi personali di quanti sono stati responsabili di questo disastro.Renzi pensa che la sicurezza del Paese,o i suoi problemi,come l'immigrazione, si risolvono sempre e soltanto mettendo le mani nelle nostre tasche?

Ma c'è ben di peggio: facciamo le scuse a chi ci ha preso gli ostaggi con un trucco e facciamo le scuse NOI per averli LORO presi!! QUINDI, riconosciamo formalmente e nella sostanza, oltre che con il pagamento risarcitorio, che :

1) Il fatto è avvenuto come lo descrivono SENZA PROVE gli indiani;

2) I Marò ne sono coinvolti;

3) L'Italia, e non l'India, è la parte offesa; ignorando -questo sì è un fatto -il «sequestro» dei Marò in acque internazionali; la persecuzione e gli oltraggi nei confronti di due esponenti delle nostre Forze armate per tre anni; la violazione gravissima della Convenzione di Vienna bloccando a metà marzo 2013 l'ambasciatore Mancini,con proteste durissime della stessa Ue oltre che italiane ma senza mai alcuna «soddisfazione» né scuse formali da parte indiana;

4) La legittimità del comportamento indiano e quindi della sua pretesa di giurisdizione su una nostra nave in acque internazionali;

5) La conferma della «potestas iudicandi» dell'India, delegata per gentile concessione all'Italia NON perché l'India riconosca all'Italia piena e indiscussa potestà di giudicare come prevede l'Unclos e il Diritto Internazionale; bensì perché l'India ci «concede» eccezionalmente tale potestà, che conferma esserle invece propria in via generale.

6) Una «concessione» da parte di una Potenza Mondiale-l'India- nei confronti di un Paese marginale e subaltern o, l'Italia. Come infatti dimostriamo sempre più di essere, trovando nei «soldi»l' unico modo di gestire controversie e crisi internazionali.

Una proposta, se confermata, che affonda ancor più la credibilità internazionale del nostro Paese, proprio nel momento in cui -leggiamo ad esempio l'articolo eloquente sul Financial Times di ieri; i sondaggi Demos sulla corruzione-vi sono crescenti dubbi a livello internazionale sul concreto impegno del Governo nel lottare contro la corruzione e contro fenomeni tipo Buzzi o Er Cecato.

La «soluzione dei soldi»pare essere l'unica a poter essere partorita dalle menti dei nostri governanti, che evidentemente sono convinti che tutto si vende e tutto si compra, persino due uomini con le stellette, e che il Diritto -che né Letta né Renzi hanno mai veramente invocato con una procedura Unclos-sia del tutto inutile.

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