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Pd, appello degli europarlamentari contro la scissione

Gli europarlamentari del Pd si schierano per fermare la scissione ma i bersaniani e i dalemiani non aderiscono

Pd, appello degli europarlamentari contro la scissione

Anche gli europarlamentari del Pd si schierano per fermare l'ipotesi di una scissione avanzata dalla minoranza. Un apello all'unità cui aderiscono tutti eccetto i bersaniani Antonio Panseri e Flavio Zanonato e il dalemiano Massimo Paolucci.

"Viviamo ormai da tempo in una fase di grande difficoltà dell’Europa, che è giunta al punto anche di una possibile disgregazione", scrivono gli eurodeputati democratici preoccupati per l'avanzata della destra estrema e degli euroscettici "che contrappongono all’Europa l’illusione di un sovranismo chiuso e aggressivo" e per "la crisi del fragile ordine multilaterale internazionale" accuita dalla volontà di Trump di favore l'unilateralismo.

"Questa battaglia richiede un Pd forte e unito, che contribuisca al rilancio e al rinnovamento della sinistra europea e un'Italia forte capace di svolgere una funzione di guida all’interno dell’Unione", scrivono gli eurodeputati dem che lodano il lavoro svolto dal governo Renzi prima e ora da quello Gentiloni. In vista dell'appuntamento di Roma sui Sessant’anni dal Trattato del 1957 "non possiamo mettere a repentaglio l’unità del Pd - continuano - e la stabilità del paese, indebolendo il principale partito del PSE in una fase cruciale e delicatissima in cui è in gioco futuro dell’Europa e il destino dell’Italia".

Gli europarlamentari invitano il "segretario Matteo Renzi e a tutti i politici protagonisti in queste ore di un confronto acceso, chiediamo di trovare un punto di incontro basato sul rispetto reciproco, personale e politico. Il Pd è di tutti non solo dei dirigenti, è soprattutto dei suoi iscritti ed elettori".

Il PD unito è un “bene pubblico”, sostengono gli eurodem, e pertanto chiedono che sia il Congresso il luogo dove "si giocheranno le diversità, le unità e le convergenze che dovranno misurarsi col sostegno della base democratica".

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