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Pd censura disabile: "È di CasaPound"

Il sindaco dem di Pesaro nega le sale comunali ad un giovane disabile. La colpa del ragazzo, che avrebbe dovuto presentare lì il suo libro, è quella di essere iscritto a CasaPound

Pd censura disabile: "È di CasaPound"

“Il vento sulle braccia” è il libro che racconta la sensazione di libertà che si prova correndo. A piedi, in macchina, in bicicletta o su una “handbike”. La carrozzina speciale per competizioni olimpiche con cui Claudio Palmulli, l’autore, sogna di partecipare alla maratona di New York. Perché Claudio, ventottenne romano tetraplegico dalla nascita, non può contare sulle sue gambe. Ma non si è mai arreso, da qui l’idea di scrivere un libro sulla sua esperienza di vita, finanziando così l’acquisto di quel mezzo speciale con cui prendere parte ad uno degli eventi sportivi più famosi al mondo.

La vita di Claudio, che ha sconfitto la malattia con la sua forza di volontà, è piena di ostacoli. Non solo barriere architettoniche, ma anche ideologiche. Come quelle erette dal sindaco dem di Pesaro, Matteo Ricci, che ha negato al giovane l’autorizzazione a utilizzare la sala circoscrizionale dove, il prossimo 16 dicembre, si sarebbe dovuta svolgere la presentazione de “Il vento sulle braccia”. La colpa di Claudio? Essere di CasaPound Italia.

“Siamo stati contattati da un’impiegata comunale – spiega Christiano Demontis, responsabile pesarese del movimento, in una nota – che ci ha comunicato l’intenzione dell’amministrazione di impedire con ogni mezzo la presentazione del libro di Claudio nella sala circoscrizionale anche a fronte della mancanza oggettiva di motivazioni per farlo”. Le ragioni di tanto improvviso accanimento vengono presto chiarite. Le ha svelate lo stesso Ricci, oggi, all’Ansa: “Chi discrimina etnie, religioni e fomenta l’odio non deve avere a disposizione delle sale pubbliche: basta con ambiguità giuridiche”.

Fulminea la replica di Demontis: “Il sindaco si scorda che CasaPound è un movimento che si è candidato alle elezioni e che ha consiglieri democraticamente eletti nei comuni”. Anche i vertici di via Napoleone III hanno stigmatizzato l’accaduto: “Matteo Ricci – commenta il vice presidente Simone Di Stefano – sei ridicolo vergognati”. Palmulli, dal canto suo, ha ricordato che il suo libro “non parla né di politica, né di CasaPound”.

E comunque la presentazione si farà in altra sede, perché il giovane autore non è certo il tipo che molla.

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