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Pd, D'Alema: "Non voglio la scissione del partito"

Lo sfogo di "Baffino": "Ho sempre detto e ripeto che la prospettiva della scissione non è auspicabile". Poi l'accusa a Renzi

Pd, D'Alema: "Non voglio la scissione del partito"

"Chiunque abbia assistito, e non si trattava di poche persone, al dibattito con Gianni Cuperlo, condotto da Bianca Berlinguer, sabato scorso alla Festa dell’Unità di Firenze, ha potuto rendersi conto della falsità della notizia notizia", secondo cui Massimo D’Alema starebbe lavorando a una scissione del Pd. "Ho sempre detto e ripeto che la prospettiva della scissione non è auspicabile", ribadisce l’ex premier che aggiunge, in una dichiarazione: "Comprendo l’origine di queste notizie infondate leggendo che è opinione del presidente del Consiglio che io prepari la scissione o, meglio, che il presidente del Consiglio desidera che ciò venga scritto ancorchè non sia vero".

"Per chi fosse interessato a sapere ciò che ho effettivamente detto, può ascoltarlo sul web, in particolare su www.radioradicale.it", ha affermato D'Alema con tono polemico. Poi ribadisce: "Sono rimasto sconcertato da ciò che si è potuto leggere in questi giorni su alcuni organi di informazione, secondo i quali io starei lavorando a una scissione nel Pd. Non corrisponde affatto alla verità". Insomma, il braccio di ferro tra D'Alema e i renziani prosegue. L'ex premier non ha ancora digerito le parole della Boschi che aveva puntato il dito contro "baffino": "Il Pd sta perdendo consenso? È un Pd che ha vinto tutto. Non è più al 40 per cento ma, dice D’Alema, siamo al 34 per cento. Se anche i sondaggi fossero veri, avremmo il doppio dei voti che aveva il partito quando D’Alema lo ha lasciato", aveva detto il ministro per le Riforme. L'ex segretario ha incassato il colpo e adesso prova a tirare i remi in barca.

Ma di certo il duello con i renziani non finisce qui.

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