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"Non si può far finta di nulla...". Rissa Pd-5S sui "porti aperti"

Dopo l'astensione degli eurodeputati grillini sulla risoluzione al Parlamento Ue per aprire i porti alle Ong, Pd e sinistra accusano il Movimento 5 Stelle di avere una posizione simile a Salvini. Raciti: "Non possiamo far finta di nulla"

"Non si può far finta di nulla...". Rissa Pd-5S sui "porti aperti"

Per un giorno, la polemica politica italiana si sposta a Strasburgo. Oggi, nella plenaria del Parlamento europeo, si è votata la risoluzione proposta dai gruppi di sinistra per aprire i porti alle Ong, con il documento che è stato respinto con 290 voti contrari e 288 favorevoli. 38 gli astenuti, compresi i 14 eurodeputati del Movimento 5 Stelle che sul blog pentastellato si vantano di essere "l'ago della bilancia in Europa", ma non fanno i conti con la rabbia di Pd e sinistra. Che li accusano di avere, sulla questione migranti, la stessa posizione della Lega di Matteo Salvini.

Tra i primi ad attaccare i grillini è il deputato dem Fausto Raciti: "I 5stelle hanno contribuito alla bocciatura per due voti della risoluzione sui #portiaperti al parlamento europeo. Non possiamo fare finta di niente", scrive su Twitter il parlamentare siciliano. Ancora più duro il giudizio del capogruppo Pd nella commissione Diritti umani del Senato, Valeria Fedeli, che definisce "grave e preoccupante" la scelta dei 5 Stelle di astenersi. "Un atteggiamento pilatesco", secondo Fedeli, dato che "non è accettabile lavarsi le mani sul dovere di salvare vite umane in mare e condurle in un porto sicuro come prescrivono leggi e trattati nazionali e internazionali". L'ex ministro dell'Istruzione aggiunge: "Non è certo per replicare gli errori del passato governo che ci siamo assunti la responsabilità di formarne uno diverso, su altri presupposti e con altre finalità, tra cui una gestione della questione migratoria completamente alternativa a quella disumana dei 'porti chiusi' di Salvini".

Posizione sostanzialmente condivisa dal presidente dei senatori dem Andrea Marcucci, che parla di "problema rilevantissimo. Non credo che sia possibile costruire un'alleanza con un movimento che ha una posizione sostanzialmente molto simile a Salvini su una questione determinante come quella dei salvataggi e dei soccorsi nel Mediterraneo". Parole che rappresentano una pietra quasi tombale sul progetto del segretario dem Zingaretti di trasformare l'intesa di governo con i 5 Stelle in un'alleanza più strutturata.

Oltre a Raciti, anche la senatrice - e presidente del gruppo Misto - Loredana De Petris critica l'astensione del M5S in Europarlamento: "È incomprensibile e e comunque grave. Per chi salva vite umane i porti devono essere aperti".

Il voto grillino a Strasburgo certifica una spaccatura tra Pd e 5 Stelle su un tema delicato come l'immigrazione, che richiede una posizione unitaria del governo. Sì, ma quale? Se lo chiede, in una nota, anche la capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini: "Il Movimento 5 Stelle si è astenuto, mentre gli europarlamentari del Partito democratico hanno votato, insieme al loro gruppo Socialisti e democratici, a favore. Qual è, dunque, la posizione del governo italiano su questo importante e delicato tema? Misteri". La risoluzione "Ricerca e Soccorso" del Parlamento Ue, che di fatto equiparava le organizzazioni non governative alle forze dell'ordine nella facoltà di accogliere nei porti i naufraghi del mare, è stata bocciata in modo unanime dai partiti di centrodestra.

I 5 Stelle: "Marcucci e Pd scivolati su buccia di banana"

Non si è fatta attendere la replica del Movimento 5 Stelle. L'eurodeputato grillino Ignazio Corrao, in una nota, accusa Marcucci e gli "altri che hanno il vizio di parlare prima di leggere", di essere "scivolato su una buccia di banana", visto che il Pd "ha co-firmato le nostre proposte, a seguito di una negoziazione avvenuta nella commissione competente, quella degli Affari interni, giustizia e libertà civili".

Dunque Marcucci, ironizza l'europarlamentare pentastellato, "anziché lamentarsi con noi, citofoni alla sua delegazione al Parlamento europeo e gli chieda perché hanno fatto decadere gli emendamenti concordati facendo mancare i voti necessari a fare passare la risoluzione".

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