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Pd, la maledizione delle primarie

Dal 2005 ad oggi, undici anni di primarie dem tra ricorsi, brogli e veleni: il caso Napoli è l'ultimo di una lunga serie

Pd, la maledizione delle primarie

Quelle di Napoli sono solo le ultime primarie-figuraccia del Pd. I dem, in undici anni di consultazioni hanno raccolto quasi sempre contestazioni e ricorsi. I dem hanno già archiviato il caso Napoli ignorando, di fatto, il ricorso di Bassolino. Nel 2005 nelle primarie per le amministrative di Locri, no-global e disobbedienti consegnano una lettera aperta ai segreteri dei partiti del centrosinistra nella quale affermano che "i signori dell’Unione" controllano le schede per "falsificare il risultato". È solo l'inizio, come ricorda il Tempo di una lunga serie di contrasti e di ricoris dovuti proprio alle primarie.

Nel 2007 tocca a Walter Veltroni. Primarie per la segreteria del Pd vinte appunto da Veltroni, la Bindi mette le mani avanti parlando di rischio di brogli con relative polemiche. Nel 2009 altro scossone alle consultazioni preliminari: a Castellammare di Stabia, si scopre che il killer che aveva ucciso un candidato Pd legato ai clan era candidato alle primarie. A Napoli, nel 2011, invece si arriva proprio l'annullamento delle consultazioni dopo le voci di brogli, pagamenti e infiltrazioni della camorra. Sempre al sud, nel 2012 alle primarie di Palermo si scopre che una donna acquistava voti a un euro. Lo stesso anno si svolgono le parlamentarie e a Brindisi 30 scrutatori finiscono indagati per aver inserito fra i votanti gente che non aveva mai votato. Nel 2013 è il turno dell'attuale premier e segretario del Pd. Renzi vince le primarie e c'è chi presenta un esposto in procura a Firenze affermando di aver ricevuto 50 euro per votarlo. Nel 2014 a Diamante, provincia di Cosenza, dai calcoli emerge che per il candidato renziano alla segreteria regionale c'è stato un voto ogni 27 secondi. Nel 2015 in Liguria ci sono le primarie per scegliere il candidato regionale: vince Paita e Cofferati, sfidante, denuncia brogli. Infine qualche settimana fa le polemiche dei cinesi in fila ai seggi dem per votare Sala alle primarie di Milano. Insomma il caso di Napoli è l'ultimo di una lunga serie di scivoloni.

L'appuntamento con le polemiche è già rinviato alla prossima consultazione.

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