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Pearl Harbor non è più tabù: il primo premier giapponese rende omaggio alle vittime

Pearl Harbor non è più tabù: il primo premier giapponese rende omaggio alle vittime

New York - Stati Uniti e Giappone riscrivono la storia a Pearl Harbor. Nella baia delle Hawaii, teatro 75 anni fa dell'attacco nipponico che causò la morte di 2.400 americani e decretò l'entrata degli Usa nella Seconda Guerra Mondiale, il premier giapponese Shinzo Abe ha onorato la memoria delle vittime insieme al presidente Barack Obama. Una visita congiunta che secondo la Casa Bianca «mostra il potere della riconciliazione che ha trasformato gli ex nemici in due alleati, uniti da interessi comuni e valori condivisi». Pur non essendo il primo premier in carica a visitare Pearl Harbor - nel 1951 vi si recò' l'allora capo del governo Shigeru Yoshida, di ritorno dalla firma di un trattato a San Francisco - Abe è l'unico ad aver partecipato ad una cerimonia pubblica sul posto. Così come fu a Hiroshima da parte americana non è attesa nessuna scusa dal Giappone, ma nonostante questo la visita al USS Arizona Memorial, costruito davanti al relitto della corazzata bombardata dall'aviazione nipponica il 7 dicembre 1945, è carica di significato. Abe, ricevuto da Obama in vacanza alle Hawaii con tutta la famiglia, ha deposto una corona di fiori al cimitero nazionale di Honolulu, dove sono sepolti 50 mila militari statunitensi caduti nei conflitti del Pacifico e della guerra del Vietnam. Poi, accompagnato dal ministro della Difesa Tomomi Inada e dal ministro degli Esteri Fumio Kishida, si è recato al cimitero di Makiki, edificato per i giapponesi emigrati sull'isola e per i soldati caduti nei conflitti di guerra. La visita si è conclusa con la cerimonia commemorativa insieme al Commander in Chief Usa davanti al relitto della corazzata, dove i due leader in un messaggio congiunto hanno manifestato il proprio impegno a non ripetere le atrocità della guerra. «L'appello del presidente Obama per un mondo senza nucleare, inviato durante la sua visita a Hiroshima, è inciso nel cuore del popolo giapponese», ha detto Abe alla vigilia dell'arrivo alle Hawaii.

Il bilaterale tenutosi prima della cerimonia, molto probabilmente l'ultimo di Obama con un leader straniero prima di lasciare Pennsylvania Avenue, secondo la Casa Bianca è stato «l'occasione per esaminare gli sforzi comuni portati avanti negli ultimi 4 anni con l'obiettivo di rafforzare l'alleanza tra Usa e Giappone, inclusa una stretta collaborazione su una serie di sfide globali, tra cui sicurezza ed economia».

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