Politica

Pensioni di cittadinanza, assegno minimo di 780 euro solo a 700mila anziani

Gli anziani che percepiscono una pensione inferiore a 750 sono 4 milioni e mezzo. Solo 700mila di loro otterranno l'integrazione a 780 euro, prevista dal governo

Pensioni di cittadinanza, assegno minimo di 780 euro solo a 700mila anziani

Le pensioni di cittadinanza (il minimo di 780 euro promesso dal Movimento 5 Stelle) a chi andranno? Sono circa 4 milioni e mezzo le persone che, in Italia, ricevono ogni mese un assegno inferiore a 750 euro. Come scrive il Messaggero quelle che davvero percepiranno 780 euro saranno solo 700mila, suddivise per circa550mila nuclei familiari. La stima è frutto di alcune simulazoni che sono state fatte dai tecnici. La misura ha un costo pari a 2 miliardi di euro all'anno. La domanda è d'obbligo: perché se il bacino di aventi diritto è pari a 4 milioni e mezzo di persone a ottenere i soldi promessi saranno solo settecentomila persone?

Chi ha davvero diritto?

Per ottenere la pensione di cittadinanza prima di tutto bisogna presentare la dichiarazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), che che serve a valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie. Nel caso in cui il reddito familiare sia inferiore a 9.360 euro annui e non si posseggano immobili di valore superiore a 30 mila euro (al di fuori della casa di abitazione) si ha diritto all'integrazione. Proviamo a fare un esempio per spiegare meglio. Se una coppia di anziani percepisce una pensione minima e (l'altro coniuge) un assegno più alto, non si ha diritto all'integrazione perché si supera la soglia prevista. Così come vale per il reddito di cittadinanza anche per le pensioni dovrà essere scomputato dall'assegno l'affitto figurativo nel caso in cui l'anziano abbia una casa di proprietà.

Di fatto chi ha una casa di proprietà rischia di non ricevere alcuna integrazione.

Commenti