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Pensioni e reddito, Tria frena Arriva il maxi emendamento

Il ministro: «Stiamo valutando quante risorse usare» Stangata sulle auto inquinanti, sgravi per le elettriche

Pensioni e reddito, Tria frena Arriva il maxi emendamento

La commissione Bilancio della Camera, ormai, assomiglia alla Fortezza Bastiani raccontata da Dino Buzzati ne Il deserto dei Tartari. Tanto la maggioranza quanto l'opposizione si aspettano qualcosa, ma alla fine non succede nulla. Quello che accade non è lì, ma è fuori.

Ad esempio, nemmeno l'informativa del ministro Tria si è dimostrata risolutiva. Il titolare del Tesoro, convocato su richiesta delle opposizioni, si è spazientito. «Non ho aderito a un'audizione, non voglio offendere nessuno se potete pensare che un'informativa sia inutile visto che il tema è da informativa me lo dite e me ne vado», è sbottato dopo essere stato tenuto a bagnomaria per oltre mezz'ora in piedi. Il ministro, costretto a passare tra le forche caudine di Europa, vicepremier e Parlamento, ha ribadito che ci sono «margini economico-finanziari» per evitare la procedura d'infrazione e ha ribadito la disponibilità a utilizzare le dismissioni immobiliari per far scendere il debito. Ma, in pratica, ha confermato l'indeterminatezza dei capisaldi giallo-verdi. «Quota 100 e reddito di cittadinanza per ora hanno dei disegni non definiti - ha affermato - e poiché da un punto di vista finanziario si è tradotto nel mettere le risorse in un fondo», occorre «capire se ci sono gli spazi politici e finanziari per avviare un negoziato concreto». Sono in corso interlocuzioni tra Inps e ministero per capire la portata, ma le ipotesi prospettate per i risparmi necessitano di «soluzioni politiche». L'unica indicazione che ha dato, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, è che ci saranno «maxiemendamenti sia alla Camera che al Senato».

E se sui due «piatti forti» la nebbia è ancora piuttosto fitta, qualche idea in più sul «contorno» c'è visto che ieri la Commissione ha approvato altri emendamenti a quel che resta della manovra. Prima di entrare nel dettaglio, occorre sottolineare che è allo studio una nuova tassa sulle auto basata sulle emissioni inquinanti. A seconda di quanto si superano i 110 grammi di anidride carbonica prodotti per kilometro l'imposta potrà salire da 300 fino a 1.500 euro. La misura dovrebbe avere validità per il triennio 2019-2021 e valere anche per le auto acquistate all'estero ed immatricolate in Italia. A far da contraltare, sol modello bonus malus adottato in Francia, ci saranno degli sgravi per l'acquisto di veicoli non inquinanti: da 1.500 euro per 70-90 grammi per kilometri fino a 6.000 euro per la fascia 0-20 grammi, dunque per l'elettrico. Bisogna vedere se la proposta supererà il vaglio della Ragioneria.

Nella notte tra lunedì e martedì è stato finalmente approvato il tempo pieno per le scuole elementari del Sud da tempo annunciato. Sono stati reperiti 14 milioni per il 2019 finalizzati all'assunzione di 2mila insegnanti. Reperiti anche 10 milioni per il fondo delle vittime dell'usura. Arrrvano i mini-bond per le pmi e le imprese sociali. Con una modifica alla Legge Draghisi istituisce un portale per la raccolta di capitali a favore delle pmi tramite obbligazioni o strumenti finanziari di debito. Sulla sottoscrizione di tali strumenti vigila la Consob. Approvato anche per i Pir l'ulteriore vincolo del 3% in investimenti finanziari non negoziati di pmi. Ok pure alla proroga di un anno del credito di imposta per la «formazione 4.0». Replicato lo stanziamento di 250 milioni annui per il 2019 e 2020 già previsto dalla manovra 2018. La Lega fa un favore agli enti locali: sale da 1.000 a 5.000 euro la soglia sotto la quale gli acquisti Pa tramite il mercato elettronico non sono obbligatori.

Sale da 4 a 5 giorni il congedo per i neo-papà.

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