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Il perdente Alfano ora minaccia: "Adozioni? Il Pd non deve strafare"

Il leader di Ncd costretto a incassare le unioni civili: "Il Pd si fermi sul successo delle unioni civili, ma non pretenda di stravincere con le stepchild adoption". E ora esulta per il dietrofront di Grillo: "Può saltare tutto"

Il perdente Alfano ora minaccia: "Adozioni? Il Pd non deve strafare"

"Quello che loro realizzano è un risultato storico, senza strafare con le adozioni". Ai microfini di SkyTg24, durante l'Intervista di Maria Latella, Angelino Alfano ammette la sua sconfitta ma, per ragioni elettorali, mette i paletti su quelle unioni civili che Ncd si è trovato a dover digerire per aver salve le poltrone. E così, parlando agli alleati di governo del Pd, il ministro dell'Interno vuole dire l'ultima sul ddl Cirinnà, forte del passo indietro di Beppe Grillo che ieri ha lasciato ai suoi libertà di coscienza nel voto in parlamento. "Se la stepchild adoption si può già fare è inutile - spiega il leader di Ncd - se non si può fare per me è ingiusta".

"Il Movimento 5 Stelle non ha una linea ufficiale e dunque non può per definizione assicurare tutti i suoi voti". Alfano ricorda che, se "prima c'era il paracadute dei voti di Grillo", adesso che non ci sono più "l'esito è a rischio". Anche perché lo stesso Partito democratico ha deciso di lasciare "un po' a briglie scioglie i suoi". "Non è che esulto - precisa il ministro dell'Interno - ma constato che la posizione degli alleati Ap è quella di dire 'no' a causa dell'equivalenza delle unioni al matrimonio e, di conseguenza, alle adozioni, che il M5S non dice più un 'sì' certo e che il Pd ha suoi importanti blocchi sulla libertà di coscienza. Dunque c'è la possibilità, il rischio, o la fortuna, a seconda dei punti di vista, che la legge salti". Insomma, Alfano esulta per la riuscita dell'opposizione grillina. Dopo che i centristi di Ncd hanno chinato il capo dinnanzia al Pd che si faceva portavoce dei diritti degli omosessuali, introducendo persino la stepchild adoption, l'esultanza del leader suona abbastanza ridicola. E le minacce agli uomini di Matteo Renzi sono, invece, ridicole.

Durante l'intervista con la Latella, Alfano ribadisce a Renzi l'invito a non forzare la mano sull'equiparazione tra unioni civili e matrimonio.

"Il Pd - avverto il ministrro dell'Interno - ha davanti a sé il bivio tra partito che governa e il cattivo senno di chi vuole dividere il Paese".

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