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Il piano azzurro per blindare gli alleati su Bertolaso

Accordo con Storace vicino, c'è l'intesa con la Lega. E con Marchini patto di non belligeranza

Il piano azzurro per blindare gli alleati su Bertolaso

Roma - Accordo con Storace, non belligeranza con Marchini e ricucitura con Salvini. Ecco il piano di Forza Italia per lanciare Bertolaso, pronto alla campagna elettorale. Scalderà i motori già dalle prossime ore con l'apertura ufficiale della sede del comitato elettorale: uffici sull'Aurelia, più una piccola stanza di rappresentanza più vicina al centro storico. Ecco le prossime mosse del centrodestra, bisognoso di trovare il sereno sulla candidatura di Roma che resta la più travagliata. Gli azzurri, tuttavia, si dicono ottimisti. Confidano che l'esito delle gazebarie su Bertolaso, alle quali parteciperà il Cavaliere, daranno la legittimazione necessaria all'ex capo della Protezione civile facendo rientrare i «niet» del Carroccio. In queste ore si sta lavorando alle schede da presentare nei cento gazebo che sorgeranno un po' dappertutto nella Capitale. La domanda clou sarà quella se i cittadini ritengono gradita la candidatura di un uomo del fare per la soluzione dei loro problemi. «Consideri Bertolaso l'uomo giusto per governare Roma?», dovrebbe essere il primo quesito. Una sorta di referendum confermativo su Bertolaso sul quale in pochi hanno dubbi: «Sarà un sì convinto e il Carroccio, prendendo atto della volontà dei romani, convergerà con convinzione su di lui» è la previsione di un big romano del partito di Berlusconi. All'obiezione che le consultazioni di sabato e domenica prossima sono lontane dall'essere delle primarie, la risposta è scontata e ricalca il pensiero del Cavaliere: «Non sono primarie e ne siamo contenti. Basti vedere come stanno finendo quelle del Pd: in tribunale per brogli e irregolarità».In ogni caso a Roma, ad oggi, il centrodestra andrà frastagliato con la candidatura di Storace e di Marchini che pescano nello stesso bacino elettorale. Tuttavia si lavorerà sodo per trovare un accordo con il leader de La Destra e convincerlo a ritirare la propria candidatura. Impossibile, invece, impedire la corsa di Alfio Marchini il quale, nei giorni scorsi, non ha evitato di bombardare Bertolaso. Tuttavia gli azzurri non hanno fatto partire la contraerea: segno che si vogliono mantenere buoni rapporti anche con l'imprenditore-competitor preferendo il duello con la sinistra.Tra i berlusconiani, invece, c'è ottimismo sul candidato di Milano, Stefano Parisi. Il quale già pensa alla squadra e annuncia: «Vorremmo una giunta con figure di profilo nazionale e Albertini è uno di questi». E ancora: «L'ex sindaco s'è reso disponibile a partecipare al governo della città.

La sua collocazione la vedremo ma di certo sarà presente».FCr

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