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Quel piano del centrodestra ​per cambiare la maggioranza

Il centrodestra adesso studia una strategia per tornare al governo: ecco tutti gli scenari

Quel piano del centrodestra ​per cambiare la maggioranza

Il centrodestra si prepara a tornare al governo. Dopo il successo alle regionali, il campo dei moderati prova a ritrovare l'unità per studiare una strategia che possa portare nuovamente il centrodestra a formare una maggioranza per governare. Salvini è sempre più al centro del pressing leghista che chiede di rompere con i Cinque Stelle ormai dediti agli attacchi quotidiani contro l'alleato del Carroccio. Di fatto i più attivi sul fronte di un piano per una maggioranza alternativa sono i governatori del nord della Lega come ad esempio Attilio Fontana e Luca Zaia. Come riporta il Corriere, sarebbero ripartiti i contatti tra Berlusconi e lo stesso Salvini. Gli auguri pasquali sarebbero stati l'occasione per riavvicinare i due leader e per riaprire un dialogo sul futuro del centrodestra. I retroscena non escludono un incontro tra i due nei prossimi giorni.

Salvini sarebbe pronto per un voto anticipato ad ottobre che potrebbe far saltare il banco con i pentastellati subito dopo l'appuntamento alle urne per le Europee. "Fino alla settimana scorsa, il legame solidissimo tra Di Maio e Salvini era il collante per tenere insieme noi e i Cinquestelle. Ora quel rapporto è saltato. Da quando i M5S hanno lasciato trapelare l' insofferenza dello Stato maggiore contro il Viminale per la faccenda degli sbarchi, il rapporto tra i due ha cominciato a consumarsi come un fiammifero. E oggi, dopo il caso Siri, è come se non esistesse più", avrebbe detto un componente del governo al Corriere. Un messaggio chiaro che lascia intendere come possa essere finita già la luna di miele tra i gialloverdi. Infine c'è chi però non vede all'orizzonte un passaggio alle urne. Minniti ha le idee chiare: "Guardate che Salvini non rischierà mai di andare al voto. Perché ha in tasca, e con questo Parlamento, la possibilità di eleggere nel 2022 un presidente della Repubblica "di destra", in grado di cambiare per sempre il sistema politico".

Insomma il quadro è abbastanza fluido e di fatto gli esiti sono imprevedibili.

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