Cronache

Piazza San Pietro piena per l'Angelus del Papa: i fedeli non hanno paura

I cristiani rispondono alle minacce con la presenza. Francesco: "Sgomenti per la barbarie". Giubileo confermato

Piazza San Pietro piena per l'Angelus del Papa: i fedeli non hanno paura

Senza paura. I cristiani rispondono con la presenza, come ogni domenica, agli atti terroristici avvenuti in Francia e che hanno provocato 132 morti e oltre 300 feriti. Una piazza San Pietro gremita, tra elevate misure di sicurezza, ha seguito con partecipazione e silenzio al tradizionale Angelus domenicale. Se da una parte sono infatti cresciuti i timori di un attacco a Roma, che tra meno di un mese vivrà l'inizio del Giubileo («Nessun rinvio», ha confermato monsignor Riso Fisichella, il vescovo chiamato a organizzare l'Anno Santo straordinario), dall'altra fedeli e turisti non si sono fatti né intimidire né scoraggiare. Le misure di sicurezze sono state innalzate anche intorno al Vaticano ma ieri, per l'Angelus, migliaia e migliaia di fedeli hanno assistito alla preghiera del Pontefice. Insomma, nessun calo di presenze dovuto alla paura che gli attacchi di Parigi potrebbero ora suscitare.Bergoglio, per il secondo giorno consecutivo, ha voluto condannare i violenti attentati di Parigi, utilizzando parole dure. «Innanzi a tali atti ha detto - non si può non condannare l'inqualificabile affronto alla dignità della persona umana. Voglio riaffermare con vigore che la strada della violenza e dell'odio non risolve i problemi dell'umanità e che utilizzare il nome di Dio per giustificare questa strada è una bestemmia». Dopo aver espresso «dolore» per gli attentati, Papa Francesco ha assicurato al presidente francese e a tutti i cittadini il proprio cordoglio e la sua vicinanza «in particolare ai familiari di quanti hanno perso la vita e ai feriti. Tanta barbarie ha aggiunto - ci lascia sgomenti e ci si chiede come possa il cuore dell'uomo ideare e realizzare eventi così orribili, che hanno sconvolto non solo la Francia ma il mondo intero».Infine, l'invito alla preghiera. Una preghiera che si è levata forte in tutte le chiese italiane (la Cei ha chiesto che in ogni parrocchia ieri si pregasse per le vittime) e anche nella chiesa evangelica luterana, a Roma, dove il Papa si è recato ieri pomeriggio. Francesco, intervenendo a braccio, ha detto: «Anche il nome di Dio viene usato per chiudere i cuori». L'antidoto a chi costruisce muri è «parlare chiaro, pregare e servire».I timori non mancano. Su Twitter impazza l'hashtag #StopGiubileo e numerosi utenti chiedono che l'Anno Santo sia cancellato. C'è perfino chi si dà appuntamento in piazza Montecitoro per domenica 22 novembre per dire che Roma non è pronta. Tuttavia, la risposta dei cristiani all'Anno Santo straordinario che inizierà l'8 dicembre, è chiara. Nessuna paura e non cedere alle minacce. Il Giubileo si farà.

Ieri all'Angelus i cristiani hanno dimostrato di non aver paura.

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