Politica

Il pm di Torino punisce Salvini Indagine sulla frase anti-toghe

La «magistratura schifezza» diventa un fascicolo per vilipendio La replica: ci sono giudici bravi. Se serve a svegliarvi, indagatemi

S embra un ritorno al passato, all'epoca in cui la magistratura e Silvio Berlusconi se le davano di santa ragione. Solo che adesso al posto del Cavaliere c'è Matteo Salvini. Il leader del Carroccio va a Collegno, in Piemonte, e punta il dito contro i giudici che hanno messo nel mirino l'assessore ligure del Carroccio Edoardo Rixi. Per Salvini «la magistratura italiana è una schifezza». Una frase che non viene perdonata: in tempo reale il procuratore di Torino Armando Spataro apre un'inchiesta per stabilire se il segretario della Lega abbia commesso il reato di vilipendio della magistratura.Salvini, dopo aver postato su Facebook l'articolo del Giornale.it che dava notizia dell'indagine, commenta quel che è successo: «Vabbè, se quel che è accaduto serve per svegliare qualcuno indagatemi pure». In realtà a Collegno, nel corso di una manifestazione del Carroccio, Salvini aveva tenuto un discorso articolato: «Se so che qualcuno, nella Lega, sbaglia, sono il primo a prenderlo a calci e a sbatterlo fuori, ma Rixi è un fratello e lo difenderò fino all'ultimo da quella schifezza che è la magistratura italiana. Si preoccupi piuttosto della mafia e della camorra che sono arrivate fino al Nord». Il riferimento era alla Rimborsopoli ligure in cui Rixi, oggi assessore allo Sviluppo economico nella giunta Toti, è fra i rinviati a giudizio. Un fatto che per Salvini non sta né in cielo né in terra. Di qui, dunque, la sua esternazione. Una critica molto dura, secondo un copione colorito e poco ortodosso, ma per Spataro evidentemente c'è o potrebbe esserci qualcosa in più: la denigrazione dell'ordine giudiziario. Salvini incassa il colpo e risponde con un comunicato che chiarisce e distingue ulteriormente: «Come è ovvio e per fortuna ci sono tanti giudici che fanno benissimo il loro lavoro. Penso a chi è in prima linea contro mafia, camorra e 'ndrangheta. Purtroppo è anche vero che ci sono giudici che lavorano molto di meno, che fanno politica, che indagano a senso unico e rilasciano in 24 ore pericolosi delinquenti». Concetti stranoti, non certo un marchio di fabbrica leghista, ma condivisi da gran parte dell'opinione pubblica.Certo, ci vuole rispetto per le istituzioni e screditarle non aiuta a migliorare l'Italia, ma Salvini ha sempre seguito un registro politico, senza generalizzare e mettere tutto e tutti nello stesso mucchio. Anche la chiusa della sua nota più che un'invettiva suona come un invito alla magistratura ad avviare quel cambiamento atteso da troppo tempo: «Finché la magistratura non farà chiarezza e pulizia al suo interno, l'Italia non sarà mai un paese normale».Risultato: i controlli affidati da Spataro alla Digos. Per la cronaca, il procuratore, magistrato dal curriculum lunghissimo e prestigioso, aveva assunto negli ultimi mesi una posizione netta contro gli eccessi di protagonismo e spettacolarizzazione da parte di alcuni suoi celebri colleghi: per esempio mostrando tutta la sua freddezza per Raffaele Guariniello. Ma anche Spataro non ha resistito alla tentazione di schierarsi su una questione come quella del prossimo referendum istituzionale: l'alto magistrato è entrato nel comitato del no, guidato da Gustavo Zagrebelsky.

Sarà difesa della democrazia, ma è anche politica.

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