Elezioni Politiche 2018

Lo spogliarellista del M5S: "Di politica capisco poco, ma ho idee"

Lo spogliarellista Domenico Impagliatelli, alias «Costantino Strapmen», che ha superato i controlli: «Che sorpresa, grazie Grillo»

Lo spogliarellista del M5S: "Di politica capisco poco, ma ho idee"

Domenico Impagliatelli, 41enne spogliarellista - in arte Costantino Strapmen - è uno dei candidati che non t'aspetti alle Parlamentarie M5S. E ha fatto irritare gli esclusi che non hanno ricevuto il «bollino di qualità» da parte dello staff.

Come mai si è candidato?
«È stato un gioco politico».

In che senso?
«Nel senso di mettermi in gioco, stando in mezzo a politici che hanno esperienza».

Ma lei ha avuto altre esperienze politiche?
«Come consigliere di San Giovanni Rotondo».

È uno spogliarellista, giusto?
«Sì, faccio questo di mestiere: addii al nubilato, feste private... Mi diverto».

Come si è avvicinato al M5S?
«Mi sono iscritto due anni fa perché è una forza di giovani che vogliono dare qualcosa di più alla politica italiana».

Ha deciso da solo se candidarsi o qualcuno glielo ha suggerito?
«Da solo».

Ha sentito le polemiche sulla sua candidatura?
«Sì, sono stati esclusi attivisti storici e inseriti perfetti sconosciuti. Ma saranno stati esclusi per diversi motivi Non so».

Non s'è fatto un'idea?
«Magari Grillo ha voluto cambiare un po', ha voluto dare spazio ai giovani attivisti. Io stesso ne sono stato meravigliato. Magari hanno preferito... non lo so. Ringrazio Grillo e il M5S».

Non pensa che possa essere un gioco per favorire altri?
«Ci sarà stato qualcosa per favorire altri, ma per me è stata una sorpresa essere candidato. Anche se non riuscirò, sarà stata un'avventura politica».

Sembra sperarci poco
«Non ci ho mai sperato».

Si è votato?
«Sì, certo… magari ho ricevuto solo il mio voto».

Il suo lavoro è compatibile con quello di parlamentare?
«Le dico solo questo: io di politica non ne capisco tanto, però capisco quel poco che basta per andare avanti in questa cosa. Ho tante idee per la testa, se mi vorranno come portavoce».

Nella candidatura c'era anche una dichiarazione d'intenti da esprimere. Qual è la sua?
«Ho scritto il mio nome e cognome, l'età e basta».

Ah, non ha riempito tutto il formulario?
«No, l'ho fatto giusto per... Se riterranno opportuno candidarmi nel M5S sarà un grande risultato. Per me e per San Giovanni Rotondo, naturalmente».

Su che temi si batterà se eletto?
«Per prima cosa il reddito di cittadinanza. E poi vorrei aiutare soprattutto gli italiani poveri, quelli che hanno bisogno».

E come pensa di farlo?
«Beh, esprimendomi con le mie parole».

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