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La politica italiana si stringe alla Francia

Da Mattarella a Renzi le Istituzioni italiane esprimono cordoglio e solidarietà ai vicini francesi. Salvini attacca: "Terrorismo islamico? Blocchi ed espulsioni"

La politica italiana si stringe alla Francia

"Forte dolore ed apprensione" per gli attentati di Parigi è stata espressa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è intervenuto questa sera conmmentando gli attacchi di probabile matrice islamista che hanno colpito la capitale francese.

Solidarietà alla Francia e al popolo francese è stata espressa anche dal premier Matteo Renzi: "Italia piange le vittime di Parigi e si unisce al dolore dei fratelli francesi. L'Europa colpita al cuore saprà reagire alla barbarie", ha dichiarato il presidente del Consiglio.

Ma è tutto il mondo politico italiano a esprimere sgomento e costernazione per la orrenda strage che sta colpendo in queste ore l'intero mondo occidentale. Il segretario della Lega nord Matteo Salvini ha invocato "blocchi ed espulsioni": "Attentati e sparatorie a Parigi, 18 morti, feriti e ostaggi. Purtoppo ho un timore: terroristi islamici? Se così fosse, controlli a tappeto, blocchi ed espulsioni!", ha scritto su Facebook.

Per Forza Italia ha parlato tra gli altri Giovanni Toti, governatore della Liguria, che ha scritto su Twitter: "Francia sotto attacco per la seconda volta. Cosa aspetta l'#Europa a difendersi?"

"L'attacco alla Francia è orribile, un'azione coordinata che rivela lucida volontà di uccidere innocenti e seminare il terrore". Lo afferma la vicesegretaria del PD Debora Serracchiani commentando gli atti di violenza simultanei ancora in corso a Parigi. Serracchiani esprime "solidarietà al popolo francese e speranza che gli ostaggi possano essere subito liberati, ponendo fine a un incubo che colpisce tutta l'Europa" Per Serracchiani "si delinea una strategia del terrore portata avanti con crudele determinazione, di fronte alla quale dobbiamo opporre la più forte determinazione, durissima condanna e fermissimo contrasto. La Francia e l'Europa - conclude - non devono diventare il campo di battaglia di fanatici bestiali".

Nel frattempo il ministro dell'interno Angelino Alfano ha convocato per domani, alle 9.

30, al Viminale il Comitato Nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica.

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