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"Politica prima della scienza" I 5 Stelle litigano sui vaccini

Casaleggio prende le distanze dalle posizioni estreme del consigliere del Lazio Barillari: «La linea è solo una»

"Politica prima della scienza" I 5 Stelle litigano sui vaccini

I vaccini innervosiscono il M5s. A tal punto che sul tema è dovuto intervenire lo staff del blog delle Stelle, bollettino ufficiale dei pentastellati. Un post scriptum, tre righe in calce a un articolo di Davide Casaleggio pubblicato da Wired sul futuro di Internet. Visioni sulla società della «rete» inquinate dagli strascichi della polemica interna scoppiata dopo l'approvazione del decreto Milleproroghe che rinvia di un anno l'obbligo vaccinale per l'iscrizione a scuole materne e asili nido. Il Movimento Cinque Stelle «prende totalmente le distanze dalle dichiarazioni del consigliere regionale del Lazio Davide Barillari». Prosegue il blog: «La linea del MoVimento sui vaccini è quella messa nero su bianco nel contratto di governo votato dagli iscritti e portata avanti dal ministro della Salute Giulia Grillo».

La reazione dei vertici grillini è stata innescata da un post pubblicato lunedì da Barillari sul suo profilo Facebook. Il pensiero è lunghissimo. Ma l'incipit fulminante: «Scienziati intelligenti contro politici ignoranti? Quando si è deciso che la scienza fosse più importante della politica? Chi l'ha deciso e perché?». In tutta la disquisizione Barillari rivendica la possibilità da parte dei «comuni cittadini» di mettere in dubbio le teorie scientifiche. Comprese quelle sui vaccini, un tema sul quale «si è scatenato il peggio». Il consigliere definisce «scelte politiche» mascherate sotto la definizione di scienza «valori soglia, immunità di gregge, obbligo, ricerche post marketing, analisi prevaccinali, emergenze infettive, dosi e monodosi vaccinali, tempi di produzione e somministrazione, calendario vaccinale».

Una posizione così estrema da essere smentita dal Movimento stesso. Anche perché Barillari non è nuovo a simili esternazioni anti-scientifiche. Il consigliere, insieme al gruppo M5s in Regione Lazio tra cui Roberta Lombardi, è tra i firmatari di una discussa proposta di legge regionale per la «revisione del sistema vaccinale». Tra i punti del testo c'è la «quarantena di 4-6 settimane per il soggetto appena vaccinato con virus attenuato al fine di evitare contagi indotti dalle stesse». La legge del M5s laziale è stata ideata con la collaborazione delle associazioni dei genitori «per la libertà di scelta», movimento Free Vax spesso presente con i suoi striscioni durante i comizi dei Cinque Stelle. Barillari, a marzo scorso, era stato protagonista di una serie di tweet discutibili in cui si affermava: «Perché lo Stato mi obbliga a fare le vaccinazioni, ma invece non mi obbliga a mangiare sano, a fare prevenzione con uno stile di vita equilibrato, a fare attività fisica e sociale?». Oppure: «Mai sentito parlare di nutrizione preventiva? Ah no, certo, esistono solo vaccini obbligatori per epidemie inesistenti, il resto della prevenzione non serve».

Allora non c'era stata nessuna precisazione dello stato maggiore M5s.

Ma ora i grillini non possono permettersi fughe in avanti.

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