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"Poltronaia", "Opportunisti...". Volano insulti tra Lega e M5S

Insulti tra la Lega e M5s dopo l'intervento del premier Conte in Parlamento sul presunto conflitto di interessi sul caso Fiber

"Poltronaia", "Opportunisti...". Volano insulti tra Lega e M5S

Insulti e frecciatine al veleno tra Movimento Cinque Stelle e Lega. Il redde rationem sugli ex alleati si consuma in Aula durante l'intervento del premier Conte sul caso Fiber. Il presidente del Consiglio ha dovuto riferire a Montecitorio per il presunto conflitto di interesse proprio da parte di Conte sulla consulenza prestata nell'affare Fiber pochi giorni prima di ricevere l'incarico da premier. Conte si è difeso affermando di aver prestato quella consulenza prima di aver ricevuto l'incarico prima di accomodarsi sulla poltrona di palazzo Chigi. Ma un minuto dopo la fine dell'intervento di Conte è però scoppiata la bufera proprio tra i banchi di Montecitorio. A innescare il violento scontro tra il Carroccio e i pentastellati è stato l'intervento della deputata M5s Anna Macina che ha messo nel mirino il leader della Lega, Matteo Salvini: "La sua presenza in Aula non era affatto scontata, anzi dimostra con i fatti il profondo rispetto che nutre per il Parlamento e le istituzioni e mostra agli italiani la differenza tra chi rispetta le istituzioni e chi le irride. La sua presenza dimostra che il presidente del Consiglio non scappa. È surreale che in questa Aula a chiedere di chiarire qualcosa che è già stato chiarito sia lo stesso partito il cui segretario è abilissimo a fuggire, a scappare, a non rispondere, ad offendere il Parlamento rifiutandosi di andare a riferire".

E ancora: "Quando scoppiò il caso Arata l’allora ministro Salvini fu convocato da Morra perchè riferisse in commissione Antimafia e non si presentò. Cosa fece Salvini quando gli si chiede si riferire su Savoini? Ci sono uomini di stato e poi opportunisti che sanno fare solo propaganda". La risposta dei leghisti però non si è fatta attendere. Gli esponenti del Carroccio infatti hanno urlato "sei una poltronara", "Umbria, Umbria" ed "elezioni, elezioni".

E dopo la dura reazione dei deputati leghisti contro il Movimento 5 stelle, è stata la volta del Pd. Mentre è intervenuto in Aula alla Camera il deputato dem Michele Bordo che ha attaccato Matteo Salvini, anche per il Russiagate, dai banchi della Lega si sono levati cori al grido di "Bibbiano Bibbiano". Il presidente Roberto Fico ha fatto fatica a ripristinare l’ordine nell’emiciclo. Insomma la tensione tra la Lega e i 5 Stelle resta altissima. E di fatto il Carroccio adesso mette nel mirino l'intera coalizione di governo che reduce dal tracollo alle regionali è sempre più in picchiata nei consensi.

Il prossimo banco di prova sarà l'Emilia Romagna.

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