Cronache

Porno proverbio sulla Basilicata nel sussidiario degli scolari

Gaffe dialettale. E la Rizzoli ritira subito il libro

Porno proverbio sulla Basilicata nel sussidiario degli scolari

Alla Rizzoli Education (ma in questo sarebbe meglio dire Maleducation) va dato atto che, appena resasi conto della «svista», ha immediatamente ritirato il «sussidiario dello scandalo». Il caso, diciamo così porno-editoriale, sta facendo sbellicare dal ridere un'intera regione: la Basilicata. Nei migliori (e peggiori) bar del capoluogo lucano, Potenza, da giorni l'articolo più letto sul Quotidiano del Sud (il giornale che ha rivelato la cantonata) è sempre quello che dà conto del «proverbio a luci rosse» inopinatamente apparso sulle pagine del volume Il Mappamondo5 che dovrebbe insegnare la geografia agli scolari di quinta elementare. Peccato che nella scheda riservata alla regione Basilicata, l'anonimo estensore del testo abbia inserito anche un «insegnamento» extra, decisamente imbarazzante.

Trattasi di un detto popolare (per ogni regione il sussidiario ne propone uno) la cui traduzione - almeno secondo i linguisti di Rizzoli Educazion - risulta la seguente: «Chi non vuol far niente riesce sempre a trovare una scusa». Nulla di grave se la versione dialettale rispecchiasse davvero questa frase, ma le cose non stanno così. L'originale proverbio vernacolare pubblicato su Mappamondo5 è infatti la seguente: «Lu quazz ca' nun vol fott ric' ca trova gli pil p 'nnannd». Per rispetto dei giovani studenti (ma anche dei nostri maturi lettori) preferiamo non riportare l'autentico significato lessicale della «filosofica» riflessione, ma possiamo assicuravi che è di una volgarità, quasi, senza pari.

La vicenda, come se non fosse già abbastanza tragicomica, sta avendo anche una ridicola «coda istituzionale».

Il presidente del Consiglio regionale, Franco Mollica, ieri se n'è uscito infatti con una intemerata che ha trasformato il tutto in una barzelletta grottesco. «Non è la prima volta che l'immagine della Basilicata viene offuscata da errori di questo genere», ha tuonato Mollica. Dimenticando che a «offuscare l'immagine della Basilicata» sono piuttosto i tanti scandali politici che intasano i tribunali lucani.

Roba ben più grave della pubblicazione di un proverbio sexy cafonesco.

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