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La vera pornografia è il mercato delle vacche

La vera pornografia del Parlamento non sono il gesto di Barani e neanche le parolacce dei Cinquestelle: è passare dall'opposizione alla maggioranza senza ritegno

La vera pornografia è il mercato delle vacche

Io posso ricordare molte cose perché ho visto l'avvento di Verdini in Parlamento, che per i primi due anni non è stato considerato e ricevuto da Berlusconi. Mi chiedeva (allora non cantava) di poterlo incontrare e conoscere, di presentarglielo. Aveva il divismo di chi chiede un selfie.

È uomo da selfie. Usa il telefonino per fotografarsi vicino a uno importante. Prima era Berlusconi, adesso è Renzi.

La vera pornografia del Parlamento non sono il gesto di Barani e neanche le parolacce dei Cinquestelle: è passare dall'opposizione alla maggioranza senza ritegno.

Un tempo neppure troppo lontano poteva esserci un trasformismo comprensibile. Follini è passato da vicepresidente di Berlusconi a esponente del Pd, ma in una logica di convinzioni che appartengono a chi sta al centro. Poi arriva Alfano che, talmente privo di consapevolezza della direzione da prendere, costituisce Ncd, Nuovo Centro Destra. E sta a sinistra. Si chiamasse Nuovo Centro avrebbe senso, perché uno che si richiama alla destra e sta a sinistra è un po' disorientato, un po' schizofrenico.

Infine tocca ai Verdiniani (già calcolati da Renzi come una componente vitale del «suo» Pd), senza alcun interesse né per i propri elettori (in realtà di Berlusconi), né per i cittadini. Verranno chiaramente travolti, non saranno più eletti perché nessuno può rispecchiarsi in quel modello opportunistico. È il rovesciamento del Parlamento in mutamento, senza valori condivisi e principi ideali. Il metodo è questo: prendere quote di gente eletta da una parte e sostenere una politica che non è quella per cui sei stato eletto. Ancor peggio quando Alfano portò a Renzi la quota dei ministri già con Letta.

Come dire: io sto nel tuo governo se metti me, la De Girolamo, Lupi, la Lorenzin, Quagliariello negli stessi posti di prima. Il presidente del Consiglio sceglie i ministri, non li prende a scatola chiusa. Non c'è democrazia in un governo che ha un blocco di parlamentari che danno i propri voti per avere quei posti: si chiama voto di scambio. È tecnicamente un crimine come ai tempi di Tangentopoli. È una cosa gravissima. Questo è pornografia. Questo doveva sanzionare il presidente del Senato Grasso, e non i comportamenti di Barani che, peraltro, ha dato il peggio non con il gesto osceno ma nella scelta di andare dalla parte di chi aveva massacrato la sua storia politica. Si è inverdinito. Craxi si rivolta nella tomba.

Traditore.

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