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Il predellino bis di Berlusconi rilancia gli azzurri: "Niente complessi di inferiorità rispetto alla Lega"

Dopo la visita a Ischia cresce l'orgoglio forzista: "Siamo l'unico partito nazionale del centrodestra". Carfagna smussa le polemiche: "Non ci sono anime del Nord e del Sud"

Il predellino bis di Berlusconi rilancia gli azzurri: "Niente complessi di inferiorità rispetto alla Lega"

nostro inviato a Ischia - Alla convention di Forza Italia di Ischia Silvio Berlusconi ha dato la scossa. E ha spiegato alcune cose di cui gli azzurri devono fare tesoro.

Primo concetto: il capo sono io e vi porterò alla vittoria, perché l'aria è cambiata e il partito può prevalere su un Pd, che ha mostrato le sue pecche e le sue divisioni e su un Movimento 5 Stelle che ha esaurito la sua forza di protesta, dimostrando di non essere pronto a governare. Ma attenzione, ognuno deve fare la sua parte per raccogliere consensi, con l'urgenza di sapere che «se non ho la maggioranza mi ritiro».

Secondo: verso gli alleati, soprattutto della Lega, non c'è alcun complesso di inferiorità perché Forza Italia è l'unica forza nazionale moderata e da sola può ambire a fare il pieno di voti, anche affiancata dal nuovo centro che riequilibra l'asse, rispetto alle componenti sovraniste.

Terzo: la nuova legge elettorale, se non è quella proporzionale sognata è pur sempre la migliore possibile e non deve creare ansie, soprattutto nel Meridione che teme di essere penalizzato dalla forza nel Nord di Matteo Salvini.

Tutti elementi politici di cui si parla nella seconda giornata dell'incontro organizzato nell'isola verde dall'ex ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna e dal coordinatore campano di Forza Italia Domenico De Siano.

Piace a parlamentari, dirigenti e popolo azzurri, la determinazione dimostrata dal leader verso gli alleati. Ecco Nunzia De Girolamo, una delle più agguerrite sul rischio di «salvinizzazione» del partito. «Quello che ieri ha detto Berlusconi sulla legge elettorale significa che con gli alleati ci siederemo al tavolo e tratteremo sui collegi ma non consentiremo a nessuno di fare il prepotente. Perché il nostro, nel centrodestra, è l'unico partito nazionale».

Più attenta a non esaltare le diverse anime del partito è la Carfagna: «Non esistono azzurri del Nord e azzurri del Sud, siamo tutti insieme in un unico partito con un solo leader e, come dice il titolo della convention, Pronti a governare. La spartizione dei collegi non è certo una priorità, noi dobbiamo intercettare le ansie della gente, lavorare per risolvere i problemi del Paese». L'ex ministro insiste che l'impegno è sulla giusta applicazione del principio costituzionale della «perequazione» della spesa pubblica tra Settentrione e Meridione, per correggere un sistema che finora ha favorito le regioni del Nord. «Ma - sottolinea - chi alimenta le divisioni interne non fa un buon servizio a Forza Italia».

Al leader del Carroccio il Cavaliere ha mandato a dire da Ischia che «sono da escludere le larghe intese» con il Pd e l'alleanza del centrodestra è solida, per arrivare a Palazzo Chigi. Ma anche che con il Rosatellum 2.0 i collegi saranno divisi in base agli ultimi sondaggi prima delle urne e che i candidati si dovranno scegliere col metro del merito.

«La formazione delle liste con gli alleati - riconosce Maurizio Gasparri- porterà a una trattativa sui collegi uninominali faticosa. Sono certo che, dopo la vittoria alle regionali in Sicilia, dovremo mettere le transenne perché ci saranno molti opportunisti che vorranno tornare a casa, con finti innovatori. E allora bisognerà privilegiare gli altri, quelli coerenti». Aggiunge che «i tentativi di Salvini nel Sud per allargare in queste Regioni il suo elettorato non hanno portato buoni risultati».

E con un sistema elettorale come quello che il Parlamento sta per approvare definitivamente, commentano in molti, un sistema che spinge le coalizioni, nel Meridione i candidati di Forza Italia «sono soli, quasi non hanno voti degli alleati e questo preoccupa».

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