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Il predellino del Cavaliere in Molise per tirare la volata al fiscalista Toma

Bagno di folla per il leader Fi tra selfie e brodetti alla termolese

Il predellino del Cavaliere in Molise per tirare la volata al fiscalista Toma

dal nostro inviato a Termoli

«Nessuno può dirmi cosa devo o non devo fare». Silvio Berlusconi si lancia nella campagna elettorale per il Molise, cercando il contatto con la gente, dimostrando di essere più che mai in campo.

Sotto il sole quasi estivo che inonda il Molise il presidente di Forza Italia si concede a elettori, simpatizzanti e curiosi che si presentano in Piazza Monumento a Termoli, poi si sposta nella martoriata San Giuliano di Puglia, la cittadina impressa nella memoria degli italiani per il drammatico crollo della scuola Jovine, dove promette che non appena sarà formato un governo terrà lì una seduta del Consiglio dei ministri, infine partecipa a una cena a Campobasso in favore del candidato alla presidenza della Regione, Donato Toma.

Un tour de force in piena regola per cercare di regalare consensi al centrodestra in vista di un voto, quello di domenica 22 aprile, che si annuncia come un nuovo round molto aperto e tirato nella competizione con i Cinquestelle. «Una nostra rotonda vittoria ci aiuterà a trovare in Parlamento i voti di cui il centrodestra necessita per formare un governo, Mi domando ancora come qualcuno abbia potuto votare Cinquestelle» dichiara Berlusconi. L'atterraggio avviene poco dopo mezzogiorno nello stadio di Termoli. «È stato un viaggio meraviglioso da Roma a qui, abitate in un posto stupendo» dice salutando la coordinatrice molisana, Annaelsa Tartaglione. La passeggiata sul corso fino al borgo antico rispecchia il copione di sempre, selfie, incoraggiamenti, battute, la calca delle telecamere, le lacrime di una ragazza che riesce ad avvicinarlo, la scolaresca e la foto di gruppo, gli anziani che osservano la scena dai balconi, i negozianti che gli chiedono di visitare il negozio, «anche se siamo sul lato sinistro!».

Prima di risalire sulla berlina grigia per spostarsi al ristorante Svevia dove è in programma il pranzo con i candidati e dove assaggia il brodetto alla termolese («strepitoso» è il suo commento), Berlusconi torna a salire sul famoso predellino e mette in piedi un mini-comizio per Donato Toma: «Abbiamo una concreta possibilità di sviluppo nella direzione che tutti voi volete. Fino alle elezioni cercate di convincere quelli che pensano solo a un voto di protesta che non hanno nessuna possibilità di ottenere risultati concreti. Il nostro Donato Toma, scelto fra oltre 50 possibili candidati, è il migliore tra quelli che si sono offerti di abbandonare una professione che pure gli dà molte soddisfazioni per dedicarsi al bene comune. Toma ha avuto coraggio e dobbiamo essergli grati, facendo il paragone con altri c'è una abissale differenza di esperienza e capacità. Con una sua vittoria il Molise può risollevarsi».

Una partita che il centrodestra giocherà unito, perché «se Di Maio si illude di rompere un rapporto di lealtà reciproca e di condivisione di valori che va avanti da vent'anni, nel centrodestra, non solo si fa delle illusioni, ma pecca di arroganza e di inesperienza».

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