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Renzi fa il divo tra i divi di Hollywood

Il premier, onnipresente, oggi taglierà il nastro a Expo e andrà da Prada

Renzi fa il divo tra i divi di Hollywood

Contento del terzo si incassato dall'Italicum? Contento di quel che ha fatto Armani. Risponde il premier Renzi al terzo piano del Silos in cui lo stilista imprenditore inaugura il suo nuovo spazio espositivo per Milano. Poi il premier ci gratifica di una bella pernacchia alla Totò cui fa seguire una frase da gran piacione: «Mi mancano le sue domande da rompiballe al Pitti». In forma, indica re Giorgio che lo chiama presidente con la dovuta deferenza. «Ha detto lui la cosa più giusta: questo evento è come una scintilla per l'Expo». Armani ha fatto un grande dono alla città e all'intero Paese. Il siparietto continua con commenti sugli abiti indossati dal premier - cravatta e orologio Armani, dice lui - dalla moglie Agnese - gonna nera lunga, camicia di pizzo bianco di Scervino - oltre che dalla figlia Ester otto anni in vestitino tutù bianco e piccolo cardigan. «Lei è qui perché i fratelli sono al campo scout» racconta Matteo Staisereno papà aggiungendo che la piccina sa già come deve comportarsi con i giornalisti: non dice una parola. Andrà lei con la mamma al concerto in piazza Duomo mentre il premier si ritira in buon ordine per evitare la sovraesposizione mondana. Oggi, infatti, taglierà il nastro dell'Expo e domenica sera sarà all'inaugurazione della fondazione Prada.

Certo sarà dura rivedere una simile parata di stelle in giro per Milano. La prima ad arrivare è Claudia Cardinale, bella e rugosa come dovrebbero essere tutte le donne di una certa età. Seguono a ruota tre belli e possibili del nuovo cinema italiano: Luca Argentero, Pierfrancesco Favino e Giorgio Pasotti. Pare che Pisapia sia venuto con la moglie Cinzia Sasso nel suo Armani d'ordinanza, ma noi non l'abbiamo visto. In compenso abbiamo scambiato due battute con Letizia Moratti elegantissima nel suo smoking rosso, un inedito armaniano di grande effetto. «Sono felice che Giorgio abbia fatto un simile regalo all'Expo e a Milano» dichiara l'ex sindaco. La signora in rosso non è certo l'unica che per la serata ha voluto i pantaloni, o meglio quei completi maschili riletti al femminile che sono una delle tante specialità dello stilista. Glenn Close per esempio ha uno smoking bianco che non nasconde la sua linea appesantita mentre Cate Blanchett è divina con un tailleur candido decorato da un grande fiocco nero tra giacca e calzoni. Sophia Loren ha scelto invece un abito nero con nastri di tulle magistralmente intrecciati sul celebre décolleté. È ancora bellissima la signora Italia che piace al mondo, coetanea del padrone di casa: 80 anni che sembrano 20 in meno. Per Di Caprio scoppia un boato nella piazza ma davvero non vale la pena: bolso, gonfio, con un codino stile Marlon Brando, ma le affinità si fermano lì. Dei colleghi che Armani giura di aver invitato in blocco vediamo solo Stefano Pilati e Tomaso Trussardi con la moglie Michelle. Lei dice che è ancora una 44 ma sembra anche meno, un vero schianto. «Non potevo credere all'invito del signor Armani, mi ha toccato il cuore» confessa Pilati che tra parentesi ha lavorato alla corte di re Giorgio. «Lui si merita tutto» conclude mentre i 450 invitati alla sfilata prendono posto nel mastodontico teatro. A ogni uscita scatta l'applauso, nel finale esplode il tifo da stadio capitanato da Tina Turner.

We don't ne ed another Hero , ma gente seria che fa sul serio il suo mestiere nel mondo della moda l'Italia ha un bisogno disperato.

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