Politica

Preso l'uomo della metro: sento le voci

Uno squilibrato italiano di 47 anni ha spinto la peruviana: «Me l'ha detto Dio»

Tiziana Paolocci

«Sentivo le voci...me l'ha detto Dio». C'è una mente disturbata dietro al ferimento della peruviana di 47 anni, che ieri mattina è stata spinta sotto il convoglio della metro, mentre si trovava all'interno della fermata Eur Fermi di Roma. La sua vita si è incrociata per puro caso con quella di I.T., italiano di 47 anni, e ora la donna si ritrova ricoverata in ospedale e senza l'avambraccio sinistro.

Una fatalità tragica, una storia orribile, che poteva avere come sfortunato protagonista chiunque. Il destino, invece, ha scelto Micaela Castro Pizarro, stessa età dell'aggressore. La donna, che lavora come cameriera, venerdì è sulla banchina, insieme a decine di persone. Sono da poco passate le 12.50 quando il treno si affaccia in stazione. Le immagini delle telecamere, poi acquisite dagli investigatori della squadra mobile, mostrano che all'improvviso un uomo, che indossa un vistoso giubbotto rosso, fa uno scatto in avanti e con tutte e due le braccia spinge la passeggera contro la metro in arrivo. Lei finisce sotto la prima carrozza. Lui si allontana e fugge, mentre qualcuno grida e altri lo indicano, ma non riescono a fermarlo.

Sul posto giungono gli uomini della scientifica e i vigili del fuoco, con due squadre e un carro sollevamenti. Ci mettono un'ora a estrarre la donna, che viene soccorsa dagli operatori del 118 e trasportata d'urgenza al San Camillo. In ospedale viene sottoposta a un lungo intervento di vascolarizzazione per fermare le emorragie interne. Le ruote del treno, infatti, le hanno staccato parte dell'avambraccio sinistro: i chirurghi tentano di ricomporre l'arto, ma senza successo.

Anche ieri le sue condizioni erano molto gravi, anche se non è in pericolo di vita. «È mantenuta in sedazione profonda ed assistita nelle funzioni vitali di base - sottolineano i medici - ossia ventilazione meccanica con sostegno farmacologico della funzione cardiocircolatoria. Le indagini radiologiche non hanno evidenziato danni cerebrali. Nei prossimi giorni, però, dovrà essere sottoposta a revisione chirurgica dell'addome e a stabilizzazione delle fratture». La quarantasettenne ha subito fratture multiple, al bacino, alle pelvi, al femore, ha perso moltissimo sangue e parte del cuoio capelluto.

Ieri i poliziotti del commissariato Esposizione e gli uomini della Mobile hanno bloccato l'uomo accusato di averla spinta, che dovrà rispondere di tentato omicidio. A inchiodarlo, le immagini del circuito di videosorveglianza della metro B e le testimonianze di molti passeggeri che venerdì erano a Eur Fermi. Lunedì è fissato l'interrogatorio di convalida del fermo.

L'uomo, rintracciato a casa della madre, sarebbe affetto da gravi problemi psichici, come testimoniano le cartelle cliniche. Davanti agli agenti ha farfugliato frasi scombinate: «Ho sentito voci...me lo ha detto Dio».

Chi lo conosce, però, ha detto che, prima di venerdì, non era mai stato violento.

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