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Le previsioni della Ghisleri: "Renzi ora parte favorito, ma tra 2 anni cambia tutto"

La sondaggista: "Il partito repubblicano di Berlusconi potrebbe cambiare le carte in tavola"

Le previsioni della Ghisleri: "Renzi ora parte favorito, ma tra 2 anni cambia tutto"

L’Italicum? Non favorisce il bipolarismo e non è affatto una garanzia di vittoria per il centrosinistra, anche se Matteo Renzi parte favorito. Parola della sondaggista Alessandra Ghisleri che, in un'intervista al Corriere della Sera, prova a prevedere come cambierà il Parlamento con la nuova legge elettorale.

"Penso che oggettivamente Renzi sia il favorito. Ma in due anni può succedere di tutto. E il risultato potrebbe non essere scritto come appare oggi", pronostica la fondatrice di Euromedia Research. Nemmeno se si votasse domani, tra l'altro, il Pd riuscirebbe a vincere al primo turno, ma "andrebbe al ballottaggio con il M5S e con tutta probabilità vincerebbe le elezioni garantendosi il premio di maggioranza". Difficile prevedere infatti la vittoria di un "movimento molto arroccato su di sé". "Al contrario, Renzi ha grandi capacità di estendere il suo consenso oltre i soliti steccati", fa notare.

Ma tra un paio di anni le carte in tavola potrebbero essere scombussolate dalla nasciata del nuovo e annunciato partito repubblicano messo insieme da Silvio Berlusconi, che da tempo sogna una grande forza politica in grado di riunire tutti i moderati. "Berlusconi ha sempre dimostrato che, di fronte a una campagna elettorale, è in grado di fare miracoli", ricorda la Ghisleri, "E quell’idea di nuovo partito repubblicano fatto di giovani e facce nuove, potrebbe rivelarsi sorprendente. L’Italicum per un aspetto è come il Porcellum. Premia le leadership nazionali, riconoscibili e carismatiche".

Qualche cambiamento, però, ci potrebbe essere anche a sinistra visto che "il cambio di legge elettorale potrebbe favorire la ricomposizione delle vecchie forze che erano in campo". Insomma, "uno schieramento di sinistra che parta da Sel e recuperi il vecchio elettorato di Rifondazione, Comunisti Italiani e Italia dei valori, sulla carta può valere tra il 9% e il 13%

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