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Prodi fa il tifo per lo ius soli: "Un errore fermarsi per paura dei sondaggi"

Il Professore in campo per la cittadinanza facile: "Non approvarlo è un calcolo politico sbagliato". E attacca il Pd

Prodi fa il tifo per lo ius soli: "Un errore fermarsi per paura dei sondaggi"

Dopo Laura Boldrini, tocca a Romano Prodi. Anche l'ex premier fa lo spot allo ius soli. "Non approvarlo - dice in una intervista a Repubblica - è un calcolo politico sbagliato basato sull'emozione e non su uno sguardo più ampio, lungimirante per il bene del Paese". Il Professore attacca apertamente il Pd e lo accusa di aver fatto un passo indietro sulla legge, che regala la cittadinanza ai figli degli immigrati irregolari nati in Italia, solo per meri calcoli elettorali.

All'indomani dello spot della Boldrini, secondo cui lo ius soli "conviene a tutti", Prodi critica fortemente il dietrofront di governo e Partito democratico in Senato. "La legge non è passata perché le indagini demoscopiche dicono che il partito che la propone perderebbe due punti di voti - spiega - ma li perderebbe perché è inevitabile che siano perduti o perché non si spiegano le ragioni della stessa legge e non ne nasce finalmente un dibattito sul contenuto?".

"Io penso che se la linea di un'assurda chiusura sulla cittadinanza verrà a dominare, se ciò avverrà, allora la gente finirà per votare per l'originale e non per la copia - continua Prodi - insomma, non credo affatto che abbandonare una propria linea a motivo delle indagini demoscopiche sia un fatto positivo".

"Sarebbe opportuno - aggiunge - trasformare l'approvazione dello ius soli in una festa della cittadinanza, in qualcosa di solenne - conclude - è una questione di diritti che un Paese civile deve avere".

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