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Prodi: "Voto alle primarie Pd per salvare la democrazia italiana"

In un'intervista al Corriere della Sera, l'ex premier Romano Prodi afferma che in Italia si sta verificando un "arretramento della democrazia a cui le primarie del Pd e la marcia antirazzista di Milano rappresentano una risposta politica"

Prodi: "Voto alle primarie Pd per salvare la democrazia italiana"

"Il corteo antirazzista di Milano è stato un risveglio delle coscienze. Le primarie del Pd? Andrò a votare. Non perché mi piaccia il Pd, ma perché ho a cuore la democrazia". In un'intervista al Corriere della Sera, l'ex premier Romano Prodi ha parlato a 360 gradi della situazione socio-politica italiana con particolare riferimento ai due più importanti eventi del weekend: la marcia antirazzista di sabato, che secondo gli organizzatori ha portato in piazza 200 mila persone, e le primarie dem in programma domenica.

"Evidentemente siamo al risveglio delle coscienze. Passino tutti gli slogan, ma quando si superano certi limiti la gente si risveglia e comincia a reagire", il commento del premier alla manifestazione "People. Prima le persone" a cui hanno partecipato molti esponenti della sinistra italiana come Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Laura Boldrini. "Mi riferisco - puntualizza Prodi - a chi ha impostato una politica di chiusura e di esclusione che è diventata intollerabile. Ecco perchè ora si assiste al risveglio". Alla domanda se trovi un nesso tra la marcia di sabato e l'appuntamento elettorale ai gazebo del Pd, l'ex premier risponde: "Un legame diretto ovviamente non c'è. Ma un legame di sensibilità sì. Ed è la stessa cosa che mi ha spinto a fare l'appello per la partecipazione alle primarie del Partito democratico. Voterò non perché mi piaccia il Pd, ma perché ho a cuore la democrazia".

Pur non essendo mai citati, i convitati di pietra del ragionamento di Prodi sono il governo Conte e il vicepremier Salvini. "Di fronte allo stravolgimento della coscienza di un paese bisogna rispondere usando tutti gli strumenti: quelli politici nel campo della politica, quelli sociali ed etici nel campo sociale, come nel caso della grande manifestazione di Milano. Le primarie e la marcia antirazzista fino a piazza Duomo sono due cose totalmente diverse, però rispondono alle stesse preoccupazioni", ha detto Prodi. Che, alla fine, ha parlato in modo neanche troppo velato della crisi della democrazia italiana.

"Sta arretrando, non c'è dubbio. La situazione è questa. E di fronte a un tale arretramento bisogna essere vigili perchè, una volta iniziati, i passi indietro della democrazia non si sono mai fermati. Per questo sono importanti tanto il corteo di Milano, espressione di una crescita etica e sociale del Paese, quanto le primarie che sono una risposta politica", spiega Prodi prima di chiudere così: "È arrivato il momento di dire basta.

E di reagire".

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