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La profezia di Briatore: "Salvini e Berlusconi sono intelligenti, presto si ritroveranno..."

L'imprenditore sul pranzo a Villa Certosa: "Non parlo mai di politica con Berlusconi. Ne sa più di me, lo annoierei e basta". E svela: "Parliamo di economia, da Silvio c'è sempre da imparare"

La profezia di Briatore: "Salvini e Berlusconi sono intelligenti, presto si ritroveranno..."

"Io non parlo mai di politica con Berlusconi. Ne sa più di me, lo annoierei e basta. Preferisco confrontarmi con lui sugli scenari globali". In una intervista al Corriere della Sera, Flavio Briatore parla del pranzo a Villa certosa con il Cavaliere di domenica scorsa (guarda la foto): "Parliamo di economia, di imprese, da Silvio c'è sempre da imparare".

Dolcevita scuro e occhiali da sole per lui, che posta sul proprio account Twitter la foto di gruppo. Total white, in lino, per i due commensali ai suoi lati. Briatore li abbraccia, Silvio Berlusconi e Martin Bouygues, mentre l'ex presidente del Consiglio e l'ad dell'omonimo gruppo industriale francese sembrano nell'atto di stringersi la mano. È comunque un'atmosfera di grande cordialità quella immortalata nello scatto pubblicato domenica scorsa. Briatore e l'imprenditore transalpino sono ospiti del leader di Forza Italia nel suo buen retiro sardo, come si intuisce dal parco sullo sfondo e dall'hashtag #villacertosa.

Al Corriere della Sera Briatore spiega che durante l'incontro non si è parlato di politica ma di economia. L'imprenditore non si tira, però, indietro dal dare un giudizio netto sul governo gialloverde: "Questo è un esecutivo di rottura, l'unico possibile in questa fase. Al Movimento 5 Stelle e alla Lega dev'essere data la possibilità di governare insieme senza opporgli critiche stupide". E sul rapporto inclinato tra Berlusconi e Matteo Salvini è certo che, essendo "due persone intelligenti, prima o poi si ritroveranno". "Una cosa è certa - fa, quindi, notare - Salvini sull'immigrazione sta facendo quello che nessuno dei governi precedenti era stato in grado di fare". Per quanto riguarda Giuseppe Conte, invece, ammette di non conoscerlo, ma che "sarà senz'altro un professore preparato". "Al momento - continua - mi sembra il classico amministratore delegato che due azionisti un po' litigiosi mettono a capo di un'azienda per fargli fare soprattutto il paciere".

Briatore non risparmia certo critiche al decreto Dignità. Alla domanda se inviterebbe un amico a investire in Italia, è lapidario: "Assolutamente no". "Soprattutto dopo quel decreto Dignità che limita la possibilità degli imprenditori di usare i contratti a tempo determinato - conclude - certi politici sono convinti che un capo azienda non veda l'ora di licenziare. In realtà, non vede l'ora di assumere.

E poi, lo ripeto da secoli, possibile che non riusciamo a capire che il turismo è una priorità assoluta?".

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