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Il programma vien di notte: ecco il Medioevo a 5 stelle

Dopo le critiche spuntano le idee M5S per il Paese: tutti in bici, agenti provocatori e più intercettazioni

Il programma vien di notte: ecco il Medioevo a 5 stelle

Roma non è stata costruita in un giorno, dice il proverbio popolare, ma i grillini non sono d'accordo. Loro il programma elettorale lo hanno finito in una notte. Coincidenza: proprio ieri il Giornale spiegava come a poco più di dieci giorni dalle elezioni politiche, il libro dei sogni pentastellato fosse ancora incompleto.

Quello che è stato definito dai vertici del Movimento «il primo programma scritto dai cittadini» fino a 24 ore fa portava ancora la dicitura «lavori in corso». E ora magicamente il sito delle proposte votate su Rousseau sembra terminato.

Se clicchiamo sul nuovo link, ci troviamo di fronte a un'interfaccia leggermente diversa dalla precedente. Con tutte le sezioni ultimate e scaricabili. Lo Staff ha limato alcune eccentricità nel volume delle pagine dedicate ad ogni capitolo. Le sei paginette del lavoro sono diventate nove. Le 89 dell'energia si sono ridotte a 22. I «venti punti» lanciati da Di Maio nelle scorse settimane sono saliti a 24. Ma andiamo ai contenuti.

Si parte con gli Affari Costituzionali, un settore dove il programma grillino fa a botte con la Costituzione. Nel paragrafo «lotta al trasformismo» troviamo il vincolo di mandato, un'idea che da sempre fa parte del Dna del Movimento. Si legge: «Per ripristinare la volontà degli elettori, quindi, occorre arrestare il fenomeno del trasformismo in Parlamento». Come? «obbligando i suoi componenti a conformarsi al mandato ricevuto». Però la Costituzione, che i pentastellati si vantano di difendere, all'articolo 67 dice: «Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato». L'ambiente, una delle Cinque Stelle primigenie, parla la lingua romantica e sognante della «mobilità dolce» e delle passeggiate in bicicletta. «L'idea - scrivono gli estensori del programma - è quella di creare una rete nazionale di mobilità dolce che in via prioritaria riguarderà le infrastrutture in disuso». Tra le bizzarrie c'è la «creazione di un Ufficio Biciclette», presieduto dal Ministero dell'Ambiente. Con l'obiettivo di promuovere «l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto, sia per le esigenze quotidiane sia per quelle turistiche e ricreative».

In tema banche, invece, il M5s promuove l'istituzione di una Bpi (Banca pubblica per gli investimenti) e la nazionalizzazione di Bankitalia. Niente di nuovo sotto il sole. Mentre è singolare la pensata, in tema di Beni Culturali, di «consentire ai cittadini di "adottare un monumento"» al quale sono particolarmente legati.

«Mettete fiori nei vostri cannoni», pare di sentire, quando si legge di «ottimizzazione delle risorse da utilizzare per le feste nazionali (come quella del 2 giugno)». Meno soldi per la parata e più militari con le tasche vuote. Perché, in tema di difesa, si parla anche di «riduzione della spesa per gli stipendi delle Forze Armate». Per il M5s tutto andrebbe digitalizzato. Così vaneggiano di «cittadinanza digitale», «Fisco digitale», «domicilio digitale», «Agenzia delle Entrate completamente digitalizzata» e «Smart Working».

L'Energia è il mondo dei sogni. Lo scopo di Di Maio e soci è quello di arrivare a «sostituire il petrolio» entro il 2030; nel 2050 profetizzano un «sistema energetico completamente a fonti rinnovabili». L'utopia sarà realizzata a costo di soffrire il freddo con «la riduzione dei consumi termici».

In politica estera il piatto forte è la riforma della Nato. La necessità è quella di «aprire un tavolo affinché il modello in vigore sia superato». Le portate minori, ma suggestive, sono «lo smantellamento della troika» e il «riconoscimento dello Stato di Palestina». Le visioni grilline assumono le fattezze di un «Grande Fratello» inquietante quando possiamo leggere di «potenziamento dello strumento delle intercettazioni» e «sospensione della prescrizione». L'incubo della giustizia a Cinque Stelle è completato dall'introduzione dell'«agente provocatore» per i reati contro la P.A. Ovvero figure di agenti infiltrati sotto copertura con il compito di convincere funzionari a prendere mazzette. Gli immigrati potranno però dormire sonni tranquilli perché c'è la «depenalizzazione del reato di ingresso e soggiorno in Italia».

Anche perché la sicurezza può essere «partecipata» dai cittadini, l'importante è tenere sotto controllo poliziotti e carabinieri. In che modo? Attraverso «l'identificazione delle forze dell'ordine con un numero sul casco». E a scuola assunzioni a pioggia: «assunzione di dirigenti» e aumento degli stipendi di professori e bidelli. La lista delle curiosità del programma del M5s si arricchisce con la «diminuzione degli autoveicoli in circolazione», «consiglieri Rai estratti a sorte», «stage obbligatori non previsti» e prescrizione dello Sport «come farmaco».

Il resto è tutto un rimangiarsi di promesse. Dalla semplice «riforma» (non abolizione) del Mercato Europeo, alla revisione del Fiscal Compact accoppiata con la riduzione del rapporto deficit-Pil, fino alle mezze parole sui vaccini (quadrivalenti obbligatori).

Ma comunque vada, è stata una notte da leoni.

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