Politica

Psicosi jihad in Francia Famiglia accoltellata e uomo armato in hotel

Un marocchino ferisce mamma e figlie. «La religione non c'entra». Paura ad Avignone

Gaia Cesare

Un accoltellamento contro un'intera famiglia in un villaggio vacanze nelle Hautes Alpes e un uomo barricato con un coltello e forse dell'esplosivo in un albergo nei pressi di Avignone. Gli inquirenti gettano acqua sul fuoco, in attesa di certezze e per evitare la psicosi. Ma la Francia alle prese con le stragi islamiste ha affrontato un'altra giornata di paura, che ha avuto ancora una volta come teatro la regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, la stessa zona nel sud del Paese dove cinque giorni fa, a Nizza, si è materializzato l'orrore jihadista. Una mamma e la sua bimba di 8 anni sono in condizioni gravi ma non rischiano la vita dopo essere state aggredite e ferite con un coltello da un marocchino di 37 anni in un villaggio vacanze a Garde-Colombe, nelle Hautes Alpes. L'attacco è avvenuto a colazione, sulla terrazza comune a due appartamenti, dove sono state ferite la donna, 46 anni, e le sue 3 figlie di 13, 12 e 8 anni. All'inizio si è parlato di un'aggresione legata all'abbigliamento delle vittime (le bimbe indossavano dei bermuda) ma il procuratore lo esclude: «In nessun caso, rispetto agli elementi che abbiamo, l'interessato ha accusato le vittime per il loro abbigliamento al momento dell'aggressione». Il sindaco della città Edmond Francou invita alla calma: «Le circostanze non sono ancora chiare. Non facciamo confusione con i fatti recenti». La famiglia dell'aggressore denuncia la sua «instabilità psicologica».

L'assalto potrebbe essere avvenuto per futili motivi di vicinato. L'aggressore, in vacanza con la moglie incinta e due figli, dopo l'accoltellamento ha tentato di fuggire in auto ma è stato fermato e la sua abitazione è stata poi setacciata dalla polizia: ha piccoli precedenti penali che risalgono a oltre 15 anni fa. L'episodio ricorda un precedente simile e altrettanto confuso in Francia, a Reims, dove una ragazza fu picchiata la scorsa estate da un gruppo di coetanee, tra cui due musulmane, mentre prendeva il sole al parco in bikini. «Sei troppo nuda, vestiti» le urlarono prima di riempirla di botte. Anche allora la magistratura escluse il movente religioso ma l'episodio scatenò, proprio come la vicenda di ieri, una bagarre politica tra il Front National che denuncia l'islamizzazione di Francia e i socialisti che invitano alla cautela.

Intanto a Bollène, vicino ad Avignone, nel dipartimento di Vaucluse, un uomo armato di coltello e in possesso di un pacco sospetto, dal quale alcuni testimoni hanno visto uscire dei fili, si è barricato in un albergo dopo essersi rifiutato di pagare il conto. L'hotel è stato evacuato, l'autostrada A7 chiusa al traffico. Non è chiaro se l'uomo sia in possesso di un pacco-bomba ma la paura cresce e la Francia si scopre di giorno in giorno più vulnerabile. Sul posto sono arrivate gli artificieri e i cani anti-esplosivo, l'area è stata sbarrata. Un gruppo di negoziatori tenta di convincere l'uomo alla resa ma le teste di cuoio sono pronte a intervenire.

In Île de France, la regione di Parigi, le manette sono scattate invece per un tassista: aveva in casa esplosivi e una bandiera dell'Isis.

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