Cronache

Pulisce le seppie nel bagno dell'ospedale: inchiodato da un video, medico licenziato

L'uomo, 45 anni con due precedenti penali, «operava» nelle ore di servizio

Pulisce le seppie nel bagno dell'ospedale: inchiodato da un video, medico licenziato

Levava il nero dalle seppie nel lavandino del bagno dell'ospedale, addentando (manco fosse sashimi) per testare la freschezza. Vuoi mettere? Una volta smontato dal turno avrebbe risparmiato una buona mezz'oretta, del resto le seppie vanno cucinate a fuoco lento. Ma l'imboscato ospedaliero non aveva fatto i conti col collega impiccione. L'uomo con le seppie è stato ripreso integralmente e messo sul web: è un medico napoletano impiegato all'ospedale di Praia di Mare, nel Cosentino. Pare sia recidivo. Ma stavolta la scena di lui che apre e pulisce a regola d'arte i molluschi l'hanno vista proprio tutti. Anche i capi. Risultato: licenziato in tronco, poi si vedrà con i ricorsi. Del resto siamo in Italia.

La vicenda è scoppiata nei giorni scorsi quando sul giornale locale Il Meridione erano apparsi alcuni screenshot del video girato all'interno dell'ospedale durante l'orario di lavoro. Il licenziamento è stato comunicato dall'Asp: «Essendo risalita, attraverso i video messi in rete, alla conoscenza dei dati anagrafici del medico che all'interno dei locali del Presidio ospedaliero di Praia a Mare si dedicava alla pulizia delle seppie, comunica che ha interrotto ogni rapporto di lavoro con il sanitario, del quale condanna le condotte assunte». Avrebbe potuto farla franca, ma il video che lo ha inchiodato mostra un gesto poco professionale, oltre che molto poco igenico. Stiamo parlando di un ospedale dove la prima regola da rispettare è l'assoluta pulizia. Come dicevamo, il medico, 45 anni e neanche troppa voglia di lavorare, è una persona dal carattere come dire «complicato». Originario di Torre Annunziata, è già noto alle forze dell'ordine essendo stato ai domiciliari in passato. Qualche anno fa, quando lavorava all'Asl di Boscoreale in provincia di Napoli, si fece trovare ubriaco sul posto del lavoro. I carabinieri provarono ad accompagnarlo a casa ma lui reagì in malomodo. Più recentemente, sempre all'ospedale di Praia a Mare, aveva aggredito a calci un giovane tecnico di radiologia per un diverbio scoppiato sul posto di lavoro. La veridicità dell'assurdo episodio è stata confermata da Raffaele Mauro, direttore generale dell'Asp di Cosenza: «Abbiamo chiuso ogni rapporto con questo tizio, nonostante fosse impiegato nel settore delle emergenze, dove c'è una cronica carenza di personale. Chi si comporta così non può dare un contributo compiuto al lavoro dell'istituzione».

È davvero un periodaccio per la sanità calabrese. Dopo il caso delle fratture bloccate con ingessature di cartone negli Ospedali riuniti di Reggio Calabria, adesso arriva quello, meno clamoroso - ma pur sempre significativo - del medico che utilizza il bagno dell'ospedale per avvantaggiarsi col lavoro domestico. Detto ciò, negli ospedali (soprattutto nelle grandi città) questi episodi succedono più spesso di quanto uno possa pensare..

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