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Anche i sindaci Pd sfiduciano Alfano: "Riempie le città di clandestini"

L'allarme parte dall'Anci: "Solo una minoranza dei richiedenti ottiene asilo politico". E nell’attesa il profugo non profugo ha diritto a rimanere sul territorio nazionale

Anche i sindaci Pd sfiduciano Alfano: "Riempie le città di clandestini"

L'allarme è partito dal sindaco di Prato, Matteo Biffoni, che non è leghista ma conosce bene i problemi di immigrazione: democratico e renziano, è alla guida di una città da sempre multietnica e ora è il responsabile proprio del settore immigrazione nell'Anci, l’assemblea dei Comuni Italiani. E se lo dice lui: "Quel che risulta a me è che la maggioranza dei 6.700 non viene riconosciuta come profugo".

Seimilasettecento è il numero dei profughi già ospitati dalla Toscana in questi mesi. Seimila il numero di quelli che devono essere ospitati in base alle proiezioni del 2016 formulate dal Viminale. La prefettura di Firenze prevede un anno molto difficile nella gestione del rapporto con i Comuni. Soprattutto alla luce dei dati che trapelano dal Comune e che Biffoni non esita a diffondere. È quello che ripete Matteo Salvini da tempo, e che ora anche il sindaco toscano ammette, e palazzo Vecchio, anonimamente, conferma: "Solo una minoranza dei richiedenti ottiene asilo politico, il 30%". Il 70% dei posti riservati dunque ai rifugiati sono stati dati senza che le persone ospiti ne avessero diritto. Ed è comprensibile che stia montando un malumore tra i Comuni: la politica dell’accoglienza toscana traballa davanti a cifre inconfutabili. È già complicato trovare strutture per ospitare chi arriva da altri continenti, se poi due richiedenti asilo su tre in realtà non fuggono da guerre, persecuzioni, tagliagole o povertà, qualcuno, anche nella sinistra politicamente ultracorretta, inizia ad alzare la voce.

Lo sfogo di Biffoni è stato accolto con enfasi anche da Repubblica nelle pagine della cronaca cittadina. Si puà prevedere "un tourn over tra chi arriva e chi, non venendo riconosciuto come profugo, dovrà uscire". Ma i ricorsi contro i rifiuti alle domande di status di rifugiato sono sempre molto lunghi. E nell’attesa il profugo non profugo ha diritto a rimanere sul territorio nazionale. A Firenze la commissione territoriale che deve esaminare le domande è al collasso e si starebbe pensando di istituirne una seconda a Livorno. Contemporaneamente nella provincia non si trova più un posto per accogliere nuovi migranti. In Tutta la Toscana 70 Comuni su 280 non accolgono migranti, il 25%, una percentuale che sale a oltre il 30% nella provincia di Siena. A Prato per ora avrebbero solo due posti disponibili. Posti che spesso sono occupati da soli uomini. Nella provincia di Siena, su 594 persone accolte, solo 7 sono donne.

"Il sistema – conclude Biffoni – regge se garantisce protezione a chi deve averla".

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