Rubrica Cucù

Ma quando arrivano i nostri?

Vedi Renzi dappertutto, è ormai il codice d'accesso al sistema, la password e insieme il virus

Vedi Renzi dappertutto, è ormai il codice d'accesso al sistema, la password e insieme il virus. Vedi lo spettacolo della sinistra disciolta nell'acido, ma i suoi temi bioetici, civili e culturali tengono banco e mantengono potere. 

Vedi i poteri grossi, gli eurotecnici e gli eurosadici, senti i venti d'Europa che soffiano dal basso e le bombe finanziarie che piovono dall'alto. Vedi la magistratura che decide sulla vita della gente, vedi flussi di migranti che sbarcano da noi, e senti lontani colpi di terrore. Poi torni alla politica e vedi la fuffa, la protesta, il teatrino delle riformette, il vuoto. Da noi la decapitazione è faidate, le teste rotolano per conto loro, senza bisogno di tagliarle. Vedi i nomi, le sigle, i movimenti di piazza e di salotto, l'arsenale mediatico-culturale, e ti sono tutti estranei, se non ostili. E allora ti chiedi: ma quando arrivano i nostri? 

Sì, d'accordo la destra è finita, andate in pace; sì, va bene, siamo da tre anni nel dopogoverno Berlusconi, ci sono tante belle faccine in tv, d'accordo, volano stracci e rottami..

. Ma quando arriva il turno delle nostre idee, dei nostri temi, delle nostre istanze? Quando vedremo sulla scena qualcuno di familiare che prende a cuore quest'Italia e dice le nostre cose sulla famiglia, la politica, lo Stato, la finanza, il lavoro, la civiltà? Quando ritroveremo simboli, gesti, parole e fatti che ci ricorderanno le origini, la nostra storia, le nostre aspettative e la promessa di un avvenire meno straniero? Chi ci farà sentire di nuovo a casa?

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