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Quelle trame al telefono: "Ho un grande amico al Colle"

Nei verbali pure una commessa Enel. Che si dice estranea

Quelle trame al telefono: "Ho un grande amico al Colle"

Non solo amicizie che contano con alte cariche istituzionali e la capacità di mettere le mani sugli appalti pubblici fin dentro i ministeri. La cricca, che dalle carte dell'inchiesta risulta avesse rapporti strettissimi con il ministro Angelino Alfano, muoveva anche gli equilibri della maggioranza, puntava alle gare interne alla Camera dei Deputati e vantava contatti persino all'interno del Quirinale.

Al centro dell'inchiesta della Procura di Roma la figura di un faccendiere che conosce la gente che conta, sa come muoversi, spesso magari millanta. Su alcune dichiarazioni di Raffaele Pizza, per ora, i magistrati ci vanno piano. Cercano riscontri, vogliono capire quanto fosse concreta la rete di relazioni ad altissimo livello che ricorre nelle intercettazioni. Non sarebbe la prima volta, del resto, che dando credito a certi personaggi, indagini anche importanti si sono poi rivelate inconsistenti. Certo è che dall'ordinanza di custodia cautelare emerge uno spaccato impressionante della capacità dell'organizzazione di aggiudicarsi negli anni un grande numero di appalti importanti, pagando tangenti e pilotando nomine.

MANOVRE POLITICHE

Esattamente un anno fa Pizza viene intercettato mentre parla con un certo Peppino, il quale lo informa di aver costituito una società che commercializza prodotti per la cyber security. «Io ti posso mandare dal responsabile degli Interni», gli dice. Poi i due cominciano a parlare di politica, nomine e accordi sottobanco. L'uomo gli chiede se ha sentito Nino, presumibilmente il deputato Antonio Marotta, indagato, per il quale il gip ha respinto la richiesta di arresto. Il faccendiere si dilunga: «Si...sempre per non farlo passare con la maggioranza....gli ho detto guarda...lo sai che io c'ho rapporti con Alfano strettissimi. A Nino...qui non andiamo più da nessuna parte perché i nostri riferimenti sono saltati. Ora l'unica vera grande possibilità, facendo l'accordo con questi ...(inc) loro ti promettono che tra un anno, un anno e mezzo ti nominano al Csm amministrativo...famo l'accordo...se ci dovessero piglià per culo comunque l'avremmo presa nel culo anche con l'altro». L'interlocutore annuisce, poi Pizza riprende a parlare del deputato: «Però Nino... hai capito quello che gli ho detto io e l'ho fatto io...è passato ufficialmente con la maggioranza e ha avuto anche responsabilità di giustizia».

L'AMICO AL QUIRINALE

Il faccendiere vanta amicizie anche al Colle. Ne parla nella stessa intercettazione con lo stesso uomo. «Ho un grande amico...Sezione del Quirinale», dice. «In che sezione?», chiede l'altro. Pizza: «Che sezione! Gli ho fatto assumere il figlio alle Poste è una cosa importantissima...io vado là glielo dico ...guarda...senti..questo è l'incazzo (forse si intende incastro, ndr) quando è il momento faremo questo».

LA GARA ALLA CAMERA

È una lunga conversazione quella tra i due. «Senti un po' - dice l'uomo - in Parlamento...qui alla Camera dei Deputati c'era una gara...che è finita a quarantotto». Pizza: «Ah..tocca rifalla...allora tu devi sapere...il giudice...uno dei giudici che riguarda quella cosa che tu dici alla Camera, è Marotta».

«RENZI CI HA SPIAZZATO»

Da alcune conversazioni pare emergere una concorrenza sulle nomine tra la cricca legata all'Ncd e l'entourage del premier. Ne parla con due uomini Alberto Orsini, altro personaggio chiave. «Non è che ci ha spiazzato - dice - ma molto di più...ha tolto le persone che c'avevi lavorato ai fianchi per anni». Uno dei due interlocutori afferma «che comunque adesso c'è l'amico di Lino (Pizza, ndr) lì in Equitalia, Mineo (verosimilmente Benedetto Mineo, ndr) che sta per zompà per aria pure lui». Poi i tre parlano del fatto che Renzi ha messo persone senza competenza in varie posizioni apicali e fanno l'esempio di Caio alle Poste. «Io con tutti gli amici che c'avevo m'ha levato un sacco di possibilità - rivela Orsini - perché levà Sarmi...tenere Croff...c'ha messo quel coglione di che quello non se po'...dopo tanti anni vanno sotto con il bilancio le Poste».

RAPPORTI COL «NUMERO UNO»

Chi è l'uomo misterioso che deve intervenire su una nomina di cui parlano i fratelli Orsini? I finanzieri ancora non lo sanno, ma i pm lo vogliono scoprire. Alberto telefona al fratello, il quale gli dice di essere in presenza di una persona che entrambi conoscono e che non citano: «Il numero uno ha contattato il Capo di Gabinetto, al quale ha riferito di chiudere la vicenda e fare la nomina».

«ENEL ESTRANEA AL SISTEMA»

Nelle carte si parla anche di una commessa Enel sulla quale la Procura sta indagando.

Ma l'Enel fa sapere di essere totalmente estranea al sistema che tendeva a condizionare l'assegnazione degli appalti: «Mai ricevuto alcuna pressione per la nomine».

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