Politica

Casalino malato di notorietà

Casalino malato di notorietà

Quando si presentò come politico chiese di essere giudicato per quello che avrebbe fatto e non per il suo passato. Rocco Casalino rivendicava il diritto all'oblio, ripudiando i tempi del Grande Fratello, quando alla fine del reality show dichiarava di aver gestito i concorrenti per ottenere, da manipolatore, di non essere escluso dalla casa.

Le polemiche per gli ultimi video, in cui recita la parte del malvagio che disprezza disabili, vecchietti e bambini risalgono all'epoca in cui recitava un personaggio volutamente sgradevole: «Faccio la mia parte, se mi si chiede di interpretare la checca isterica la faccio volentieri, perché questo è il mio lavoro». Oltre alla checca isterica si esibì come snob, razzista politicamente scorretto cui il down fa schifo, i poveri puzzano e gli ebrei, durante la Shoà, non furono dei poveretti. Queste provocazioni che fine avevano per il giovane Rocco alla ricerca di notorietà? Soltanto l'essere osservato e notato, anche se questo significava andare oltre i limiti della morale comune.

Casalino, come moltissimi politici, possiede uno spiccato tratto narcisistico e una naturale propensione per l'esibizionismo, ma questo ai fini dei suoi scopi politici potrebbe non essere rilevante. Il narcisismo non è sempre un tratto che si contrappone al bene comune. Un senso grandioso di se stesso ha permesso a Hitler di ritenersi superiore e invincibile ma è anche quello che ha consentito a Churchill di trovare una strategia che non permise ai tedeschi di invadere la Gran Bretagna e vincere la guerra. Un buon politico ha la virtù della temperanza e la osserva moderandosi nel suo narcisismo, sapendo regolare e procrastinare il soddisfacimento dei suoi bisogni di ammirazione e potere assoluto. La differenza tra Hitler e Churchill stava però soprattutto nella natura dei loro desideri, mentre il primo sognando di distruggere il mondo realizzava un genocidio, il secondo fantasticava su come salvarlo.

Il portavoce del premier reclama il diritto all'oblio ma da quando era un concorrente del Grande Fratello con capacità manipolatorie e desiderio di notorietà non molto è cambiato.

Il suo è un narcisismo che gli consente di minacciare i tecnici del Mef ed utilizzando strumentalmente i cronisti ottenere che arrivi il messaggio: ora come allora la mia vendetta può portare alla nomination.

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