Quirinale 2015

Se l'anti euro Grillo candida Prodi, padre dell'euro

La tattica di Beppe Grillo era quella di spaccare il Pd facendo il nome di Prodi, peccato che fosse una scelta schizofrenica

Se l'anti euro Grillo candida Prodi, padre dell'euro

Ormai siamo alla frutta. Il Movimento 5 stelle è andato in tilt. Ieri le Quirinarie hanno deciso il candidato Ferdinando Imposimato, unico nome dei pentastellati che, durante la votazione del nuovo capo dello Stato, si sono distinti per la pubblicazione online e in tempo reale della propria scheda. E di questi tempi, visto le "liste di proscrizione" a 5 stelle di Beppe Grillo, meglio certificare tutto aprendo la famosa scatoletta facendo moltissima attenzione a non tagliarsi un dito.

Streaming a corrente alternata; espulsioni che somigliano a cacciate da "paradiso"; sentenze inappellabili e gogne pubbliche al grido di "traditore", "Giuda"; un direttorio nel movimento dei "portavoce" dei cittadini dove (è sempre meglio ricordarlo) uno vale uno, arriva il quinto scivolone: Beppe Grillo rappresentazione terrena della lotta anti-euro, per sua personale volontà decide (sperando di spaccare il Pd) di mettere nella rosa dei nomi per il Quirinale, Romano Prodi.

Insomma, quando la contraddizione è a 5 stelle. Come sottolinea il professor Paolo Becchi dell'università di Genova, "la tattica di Grillo è stata quella di presentare dei nomi che potessero mettere in difficoltà il Partito Democratico". E aggiunge: "Va notato che il leader del M5S ha inserito il nome di Prodi senza che fosse discusso dalla rete", in più: "è colui che ha introdotto l'euro e che ne è stato uno dei massimo sostenitori".

Ormai, è riuscita a sopravvivere solo la cosiddetta "base" del movimento, perché quella ideologica é stata propabilmente "espulsa".

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