Elezioni Politiche 2018

"Quoziente familiare e asili nido gratuiti. Così usciremo dalla crisi"

La candidata azzurra: «Pensione alle mamme, le uniche che lavorano senza orari né ferie»

"Quoziente familiare e asili nido gratuiti. Così usciremo dalla crisi"

Roma - Specializzata alla Cattolica in Bioetica. Sposata, madre di tre figli, tra i fondatori del Movimento per la vita. Strenua sostenitrice della famiglia tradizionale, contraria all'adozione per le coppie gay e pronta riformare la legge appena approvata sul testamento biologico. Non ci sono ambiguità o incertezze nella dichiarazione di intenti di Olimpia Tarzia, candidata alla Camera per la coalizione di centrodestra nel collegio uninominale 10 a Roma. E le sue convinzioni sono confermate dalle scelte fatte lungo una vita dedicata alla politica. Chi la voterà ha la certezza di scegliere l'anti-Bonino. Non a caso il suo rivale nel collegio è proprio il segretario nazionale dei Radicali Italiani, Riccardo Magi: sui temi etici tra i due c'è una distanza siderale come il diavolo e l'acqua santa.

Ipotizziamo che oggi sia il giorno del suo esordio a Montecitorio: la sua prima proposta di legge?

«Meno tasse per le famiglie. Via libera al quoziente familiare. Da decenni la famiglia viene tradita da politiche fiscali penalizzanti: a parità di reddito chi ha più figli deve pagare meno. Ci sono nuclei familiari che devono sostenere sia figli che non riescono a rendersi autonomi dai genitori per mancanza di lavoro sia genitori anziani e non autosufficienti. Dobbiamo sostenerli».

Il programma di centrodestra però prevede l'introduzione della flat tax per tutti.

«È possibile armonizzare il quoziente familiare con la flat tax. Guardiamo al Nord Europa: i paesi che hanno investito sulla famiglia e sono intervenuti con provvedimenti per rendere la fiscalità più equa sono usciti prima e meglio dalla crisi».

Ma il Nord Europa non ha il nostro debito pubblico.

«Investire sulla famiglia conviene. Ci sarà un ritorno: queste scelte determineranno un risparmio per lo Stato. La famiglia non è mai stata trattata dalla politica in modo organico come un soggetto unico ma sempre in modo frammentario. Si varano provvedimenti per tutelare i minori poi per i disabili poi per gli anziani. Il nostro paese è natalità zero ma nessuno ha fatto le scelte giuste per invertire la tendenza. Dobbiamo conciliare i tempi della famiglia e del lavoro per le donne. Asili e nidi devono essere gratuiti e dobbiamo sostenere le donne nella scelta genitoriale».

Con la pensione per le mamme?

«Il lavoro della madre è l'unico senza orari, senza ferie, senza permessi e non credo la proposta possa sollevare dubbi perché tutti riconoscono il valore del lavoro della mamma».

Unioni civili e testamento biologico: vuole correggerle?

«La legge sul fine vita è stata approvata di corsa. Dico che nessuna legge è sacra ed il buon senso ci impone di riprenderla in mano per evitare alcune forzature ideologiche che sono state introdotte».

Quali?

«Cancellare l'obiezione di coscienza per i medici è uno sbaglio. Si è spezzato così il rapporto di fiducia medico-paziente, riducendo il primo ad un mero esecutore testamentario. L'idratazione e l'alimentazione non sono un atto terapeutico e dunque non possono essere interrotte.

Infine non sono contraria alle unioni civili ma alla loro equiparazione al matrimonio che ha aperto alla possibilità per le coppie gay di aver figli grazie all'utero in affitto».

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