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Raggi chiede un parere legale sul contratto che la lega al M5S

Il sindaco Virginia Raggi s'informa su come slegarsi dal M5S. Sul piatto la penale da 150mila euro nel caso di rottura del codice etico

Raggi chiede un parere legale sul contratto che la lega al M5S

Centocinquantamila euro. È questa la cifra che Grillo e Casaleggio potrebbero chiedere a Virginia Raggi a titolo di risarcimento per l'eventuale "danno di immagine" al Movimento. Il sindaco, come gli altri eletti grillini, al momento della candidatura al Campidoglio ha firmato il "contratto" che il M5S gli ha sottoposto. Una sorta di diktat che ha già sollevato in passato numerose polemiche e che di fatto consegna la guida di Roma più al comico e alla Casaleggio Associati che al sindaco.

Il contratto firmato dalla Raggi con Grillo e Casaleggio

"Virginia" quella firma l'ha messa. Ma ora, dopo il caso Muraro, il ghiaccio sceso con i vertiti del partito, gli attacchi subiti, i malumori interni e il direttorio romano in rivolta, ha cominciato a prendere le sue precauzioni. Non è dato sapere se si è già pentita di aver accettato le condizioni di quel documento di tre pagine. Ma a quanto scrive il Messaggero, dopo aver ricevuto messaggi del tipo "cambia o vai a casa" e "ti togliamo il simbolo", ora la Raggi ha chiesto un parere legale sul contratto. In particolare, a preoccupare il sindaco è il punto sulla penale da 150mila euro "in caso di inadempienze ai prncipi grillini".

La clausola recita così: "Il candidato accetta la quantificazione del danno d’immagine che subirà il M5S nel caso di violazioni dallo stesso poste in essere alle regole contenute nel presente codice e si impegna pertanto al versamento dell’importo di 150mila euro, non appena gli sia notificata formale contestazione a cura dello staff coordinato da Beppe Grillo e Gianroberto".

A pensare il contratto e a scriverlo fu, guarda caso, Roberta Lombardi, il ras del M5S a Roma e principale "nemica" della Raggi al momento delle elezioni online che hanno portato alla candidatura della Raggi. Nei primi mesi di governo a Cinque Stelle si era parzialmente eclissata, ma ora è tornata sulle prime pagine più forte che mai. Forse proprio perché la Raggi si trova in difficoltà.

Tanto in bilico che se le cose non dovessero cambiare Grillo potrebbe chiedere il rispetto del contratto. E "dimissionare" il sindaco, pretendendo pure 150mila euro. La Raggi ha dunque cercato di capire se può slegarsi, magari con la sua maggioranza, dalla morza della Casaleggio Associati e continuare a governare Roma anche da espulsa dal Movimento.

A questo serve avere il parere legale su quel contratto che ora non difende più come una volta.

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