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Rai, Corte dei Conti: "Debiti con le banche troppo alti, ridurre i costi"

I magistrati contabili, nella relazione sulla tv pubblica, lanciano l'allarme: "La situazione è da tenere sotto osservazione e vanno contenuti i costi di produzione"

Rai, Corte dei Conti: "Debiti con le banche troppo alti, ridurre i costi"

L'idea che il premier Matteo Renzi ha della Rai potrà essere anche incredibilmente innovativa ma non tiene conto della situazione economica di viale Mazzini. Come si sa, non proprio rosea. A confermarlo arriva la Corte dei conti nella relazione sul controllo della gestione finanziaria nel 2013. E la situazione è chiara: i debiti della Rai verso le banche sono aumentati a quasi 443 milioni di euro, un valore elevato rispetto al patrimonio aziendale. Per i magistrati contabili, infatti, "è rilevante il volume dei debiti finanziari verso banche, pari nel 2013 a 442,9 milioni, contro i 371,6 milioni del 2012. La situazione è da tenere sotto osservazione". Il patrimonio netto della Rai nel 2013, aggiunge la Corte dei conti, "ha raggiunto l'importo di 298,4 milioni, con una crescita rispetto al 2012 per effetto del positivo risultato d'esercizio". Insomma, i ricavi aumentano ma crescono anche i debiti e l'esposizione con gli istituti di credito.

Tenuto conto della situazione instabile dei conti della tv pubblica, i magistrati contabili hanno sottolineato l'esigenza di un contenimento dei costi, e soprattutto di quelli legati alla produzione.

Contenimento dei costi che, però, dovrebbe sposarsi con un adeguamento della proposta editoriale per il recupero degli ascolti delle reti generaliste (costantemente in calo) e con un più penetrante ingresso nei settori più vivi del mercato, uno su tutti il web.

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