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Raid nel cuore della notte contro la sede della Lega

Il blitz al quartier generale del Carroccio. La scritta "Lega merda" e l'attacco alle politiche anti immigrati di Salvini

Raid nel cuore della notte contro la sede della Lega

"Il popolo non è razzista, razzisti". E ancora: "Lega di merda". L'ennesimo blitz anti leghista è avvenuto nel cuore della notte e ha preso di mira il quartier generale del Carroccio. Questa mattina i militanti lumbard hanno, infatti, trovato le inguiriose scritte lasciate sui muri esterni della sede storica di Milano, in via Bellerio. L'ennesimo episodio di vandalismo rientra per Paolo Grimoldi, deputato della Lega, in quel "brutto clima intimidatorio di cui gran parte della sinistra, sempre impegnata a blaterare di fascismo, non si accorge o forse preferisce non accorgersene".

Con spray rosso e blu i vandali hanno lasciato insulti contro la politica dei porti chiusi e il decreto Sicurezza voluti da Matteo Salvini. Non è certo la prima volta che antagonisti, centri sociali e agitatori prendono di mira le sedi del Carroccio lasciando scritte ingiuriosi o facendo ben di peggio in una escalation che preoccupa i vertici del Carroccio. "L'anno nuovo - fa notare Grimoldi - purtroppo comincia in continuità con quello precedente, procedendo nell'escalation di aggressioni alle sedi della Lega". Vandalismi, vetrate infrante e scritte spray con minacce e insulti sono ormai all'ordine del giorno. Ma gli hater di Salvini non si fermano a questi gesti intimidatori. Nelle ultime settimane c'è stato, infatti, un balzo in avanti negli attacchi al leader del Carroccio: sono state spedite buste con proiettili e sono stati fatti attentati incendiari ed esplosivi. Da luglio a oggi se ne contano almeno tre solo nelle sedi della Lombardia. Se a tutto questo si aggiungono i fantocci di Salvini bruciati nei cortei studenteschi dai centri sociali, si può toccar con mano la gravità del momento.

Per Grimoldi tutti questi attacchi rientrano in quel "brutto clima intimidatorio di cui gran parte della sinistra, sempre impegnata a blaterare di fascismo, non si accorge o forse preferisce non accorgersene". "L’unico linguaggio che conosce certa gente è quello di insultare, spaccare, imbrattare e commettere violenza. Persone evidentemente incapaci di affrontare un dibattito democratico o di entrare nel merito di contenuti che neppure conoscono", fa eco il consigliere regionale della Lega, Silvia Scurati.

Che poi denuncia: "Queste sono le conseguenze causate da chi continua indecentemente a fomentare odio e violenza contro la Lega e Salvini".

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