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Reddito, ultimatum leghista: "Ok solo coi fondi ai disabili"

Mancano risorse e Salvini preme. Conte: risolveremo Soldi ai migranti: spunta un cavillo che agevola i furbi

Reddito, ultimatum leghista: "Ok solo coi fondi ai disabili"

È l'occasione per il rilancio del governo, una chance pre elettorale per ravviare l'immagine del Movimento 5 stelle, compromessa agli occhi di alcuni militanti dalle scelte sul salvataggio di Carige. Il vicepremier Luigi Di Maio vuole festeggiare l'approvazione del reddito di cittadinanza con un evento non meglio precisato. Il consiglio dei ministri esaminerà e forse approverà il decreto con Quota 100 e il sussidio già domani. In coincidenza con il via libera ai due provvedimenti bandiera di M5S e Lega, il movimento studia un evento che, secondo l'agenzia Adnkronos, potrebbe anche coinvolgere giornalisti e opinion leader. Un «balcone bis».

Tutto progettato anche se sul provvedimento il clima tra Lega e M5S ieri è notevolmente peggiorato, in particolare sui fondi per i disabili e sull'inclusione di stranieri.

La novità delle ultime bozze (che in realtà era presente anche e prima dell'approvazione della manovra) il sussidio risponde alle stesse regole del reddito di inclusione del governo Renzi. Ne hanno diritto i cittadini italiani, ma anche gli stranieri residenti per 24 mesi consecutivi. Anche il reddito di cittadinanza potrà andare a cittadini di altri stati residenti in Italia da 10 anni, ma da solo due in modo continuativo. La conferma è arrivata anche in questo caso dal premier Conte, ospite di Porta a porta. «Abbiamo trovato una formula di equilibrio, è una sintesi», anche perché «non ci sembrava giusto che il reddito di cittadinanza andasse a chi è appena arrivato in Italia».

Le maglie, insomma, si allargano, anche se le indicazioni che arrivano dalla Lega vanno in direzione opposta.

Salvini ieri ha ribadito che il requisito di dieci anni di residenza «secondo me è il minimo». Difficile, insomma, che domani passi la versione più generosa del sussidio che dovrebbe riguardare 1,7 milioni di famiglie e 4,9 milioni di persone. In calo la dotazione finanziaria. Nel 2019 il reddito costerà 5.974 milioni invece dei previsti 6.110, nel 2020 7.571 contro 7.755; 7.818 contro 8.017 nel 2021 e 7.663 contro 7.841 dal 2022: fanno 500 milioni in meno in tre anni.

Limature anche sulle offerte di lavoro ai percettori del reddito di cittadinanza. Il vincolo dei 250 chilometri dovrebbe scomparire dopo 12 mesi. Dopo un anno si dovranno accettare proposte su tutto il territorio nazionale, ma sono previste eccezioni, ad esempio la presenza di figli minorenni. Ritocchi anche al tetto di reddito Isee che darà diritto al sussidio: 6.000 euro per i single e 9.360 euro per le famiglie.

Oltre agli sconti contributivi per le imprese che assumeranno i percettori di reddito, ci saranno benefici fiscali anche per chi deciderà di mettersi in proprio. Per quanto riguarda la modalità di accesso al sussidio, le ultime bozze confermano l'istituzione di una piattaforma digitale. Servirà a dare la disponibilità ad accettare proposte di lavoro e ci si dovrà iscrivere entro 30 giorni dal riconoscimento del beneficio.

Tra i fronti ancora aperti nel confronto tra M5S e Lega, quello aperto dalla Lega sul fatto che nel reddito di cittadinanza non siano previste risorse da destinare ai disabili e alle famiglie con disabili. «Io conto che sia contenuto tutto quello che era previsto» nel pacchetto. Io darò il sostegno» alla misura, ha proseguito, «a patto che ci siano tutti gli ultimi». Anche il ministro leghista per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana minaccia ritorsioni. Conte si è detto disponibile: «Ci metteremo intorno a un tavolo e anche questa volta risolveremo la situazione». La principale novità per quanto riguarda le pensioni è quella relativa a opzione donna. La proroga della misura varata dal governo Berlusconi che permette alle lavoratrici l'anticipo della pensione, con un taglio dell'assegno, è stata allargata. Non più solo per le nate entro il 31 dicembre 1959.

SI lavora ad allargare a tutte le nate nel 1960, sempre con 35 anni di contributi.

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