Politica

Regeni, ritorsione di Roma: stop alle forniture per F-16

Emendamento-vendetta per la morte del giovane

Anna Maria Greco

Roma L'hanno chiamato emendamento-Regeni. E vuole lanciare all'Egitto un segnale forte per arrivare alla verità sulla morte del giovane ricercatore italiano a Il Cairo. Per molti parlamentari soprattutto del centrodestra, però, si tratta semplicemente di una ritorsione.

La decisione, approvata ieri dall'aula del Senato, è quella di bloccare la fornitura di ricambi gratuiti degli aerei militari F16 all'Egitto. Sull'emendamento al decreto legge-missioni, proposto da Si, il governo ha fatto retromarcia in mattinata e invece di dare parere favorevole come sembrava si è rimesso alla decisione dell'assemblea. Che è arrivata al via libera, dopo un dibattito incandescente, con 159 voti favorevoli, 55 contrari e 17 astenuti.

«Non si tratta di un atto di ostilità all'Egitto ha spiegato il relatore Gian Carlo Sangalli che continua a essere un nostro alleato e del quale riconosciamo anche il valore strategico nella lotta al terrorismo; tuttavia il nostro Paese ha diritto, come ha fatto quando ha richiamato l'ambasciatore, a tenere sotto pressione l'opinione pubblica e l'Egitto su questa vicenda, perché si arrivi ad un importante chiarimento».

Posizione contestata duramente dall'azzurro Paolo Romani. «Stiamo scrivendo - ha detto il presidente dei senatori di Fi - una delle peggiori pagine di questa aula. Mi vergogno di appartenere a un Parlamento che fa queste cose. Siete indecenti, non è comprensibile. La lotta al terrorismo con l'alleato egiziano non la faremo mai, non è modo fare politica estera». Aggiunge Maurizio Gasparri: «Praticamente Renzi fa dichiarazioni contro il terrorismo che ha colpito Instanbul e poi boicotta l'impegno di Paesi che sono in prima linea contro chi semina stragi». Anche il leghista Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato attacca il governo «dilettante», che ha fatto passare l'emendamento.

I pezzi di ricambio sono quelli inutilizzabili in Italia, promessi al Paese guidato dal generale Al Sisi, come ad altri. Per l'ex ministro della Difesa Mario Mauro di Gal, in realtà, sono già stati consegnati. Nicola Latorre del Pd ribatte che invece sono imballati nel porto di Taranto.

Se è così, di là non partiranno per Il Cairo.

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