Elezioni Regionali 2020

Regionali in Campania, De Luca vince ancora

Il governatore uscente per La7 ha accumulato una percentuale superiore alla somma dei voti del candidato di centrodestra Caldoro e dell’esponente Cinque Stelle Valeria Ciarambino

Regionali in Campania, De Luca vince ancora

Tutti d’accordo: Vincenzo De Luca vince facile in Campania e si avvia verso la riconferma come presidente della Regione. I primi dati (quasi 2mila sezioni scrutinate su poco meno di 6mila) danno De Luca in netto vantaggio nei confronti dei suoi avversari. Il candidato del centrosinistra è in vantaggio con il 68% dei voti, mentre il candidato del centrodestra Stefano Caldoro è al 17%. La candidata del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino è all'11%, mentre Giuliano Granato di Potere al Popolo è all’1,46%.

De Luca si appresta a vincere, quindi, con una percentuale superiore alla somma dei voti di Caldoro e della candidata pentastellata Valeria Ciarambino. Discreta anche l’affluenza alle urne. Alla chiusura dei seggi, alle ore 15, era pari al 50,30% (dato in aggiornamento). Tra le cinque province al voto, la percentuale più alta si è registrata a Napoli con il 56,91%. Segue Caserta con il 50,78%, poi Salerno con il 49,10%, infine Benevento con il 43,47% e Avellino (dato non ancora disponibile).

La campagna elettorale in Campania si era chiusa con gli ultimi interventi dei candidati per accaparrarsi i consensi degli indecisi e rafforzare il proprio elettorato. In palio i 50 seggi dell’aula dedicata a Giancarlo Siani nel centro direzionale e lo scranno più alto di palazzo Santa Lucia. I sette candidati alla presidenza della Regione Campania avevano il sostegno, in totale, di 26 liste. A contendersi la vittoria, Vincenzo De Luca, Stefano Caldoro, Valeria Ciarambino, Giuliano Granato, Luca Saltalamacchia, Sergio Angrisano e Giuseppe Cirillo. A fare la parte del leone nel numero delle liste a supporto è stato il governatore uscente Vincenzo De Luca: ben 15. Stefano Caldoro dalla sua ne aveva 6, mentre una ciascuno per Valeria Ciarambino e gli altri candidati.

Puntava alla riconferma Vincenzo De Luca e lo ha fatto con la spavalderia di chi è sicuro di aver operato nel miglior modo possibile durante il lockdown e in questa estate, dove c’è stato l’aumento di contagi da Covid-19. Critiche a De Luca sono arrivate dai suoi avversari per aver “imbarcato” nelle liste a suo sostegno molti esponenti provenienti dal centrodestra. Uno di questi è Mario Ascierto, fratello dell’oncologo Paolo, simbolo della lotta al Covid-19 con il Tocilizumab. Da sempre a destra con Fratelli d’Italia, Mario Ascierto è stato il capolista a Napoli nella lista “De Luca presidente”.

Stefano Caldoro, invece, ha inseguito e punzecchiato il governatore per tutto il periodo della campagna elettorale. È stata la terza sfida fra i due contendenti, una sorta di “bella”, dopo la vittoria nel 2010 per l’esponente del centrodestra e la sconfitta nel 2015. Il candidato fortemente voluto da Silvio Berlusconi, nel cercare di recuperare il terreno perduto, ha stuzzicato De Luca anche per le varie inchieste della magistratura: gli appalti dei Covid-center di Napoli, Caserta e Salerno, la vicenda dell’istituto zooprofilattico di Portici e l’indagine sulla promozione dei quattro vigili urbani di Salerno, autisti di De Luca.

Anche Valeria Ciarambino non era nuova alla competizione elettorale regionale, dopo aver partecipato a quella di cinque anni fa, in cui aveva ben figurato.

Dopo aver vinto le “regionarie” del Movimento 5 Stelle, la Ciarambino ha fatto una campagna elettorale in pieno stile pentastellato, fra la gente, nei mercati rionali e anche sulle spiagge, non perdendo mai l’occasione di scagliarsi contro Caldoro e De Luca.

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