Elezioni Regionali 2015

Regionali, Renzi ha paura: "Non sono un test su di me"

Il premier cerca di abbassare i toni: "Abituiamoci a pensare che il voto serve per quello per cui si vota". Ora teme il flop

Regionali, Renzi ha paura: "Non sono un test su di me"

Al Nazareno non tira una bella aria. Non c'è solo il marchio di "impresentabile" appiccicato addesso a Vincenzo De Luca dalla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi a impensierire Matteo Renzi. Se solo qualche settimana fa il premier-segretario contava di portarsi a casa tutte e sette le Regioni in cui si vota, ora tema in un flop epocale. In Veneto Alessandra Moretti non è riuscita a capitalizzare il calcio negli stinchi tirato da Flavio Tosi all'uscente Luca Zaia. In Liguria gli affaracci di Raffaella Paita con l'editore dell'Unità hanno fatto guadagnare sempre più terreno a Giovanni Toti. Tanto che le elezioni di domani rischiano di lasciare Renzi con il cerino in mano. "Le elezioni locali hanno valenza locale - dice ora - non sono un test su di me".

"Se ogni volta il voto è un sondaggio sul gradimento del governo finisce, ad esempio con le europee, che si mandano in Europa persone che stanno lì solo perché sono più o meno amiche del capo del governo o dell’opposizione". Al Festival Economia di Trento, il premier prova così a fare un passo indietro. Non vuole dare all'appuntamento elettorale di domani troppa importanza. Anzi, cerca proprio di distogliere l'attenzione su quellla che rischia di trasformarsi in una trappola per il centrosinistra. Anche perché, come ha già messo in chiaro Silvio Berlusconi, dovesse finire in un 4-3 per il centrosinistra, a Renzi sarà chiesto un passo indietro. "Faccio un appello, e parlo di europee visto che sono in silenzio elettorale - si affretta a chiarire il premier - abituiamoci a pensare che il voto serve per quello per cui si vota".

Pur di provare a distogliere l'attenzione dalle elezioni, Renzi si rimette a far promesse. A lungo termine, ovviamente. "A settembre quando avremo finito di fare le riforme - dice - l’Italia in Europa inizierà con determinazione che non immaginate una battaglia contro l’austerity".

E puntualizza: "Non dico che andremo a fare casino, ma ci si avvicina".

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