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Le regole del soccorso in mare: "Identificare gli equipaggi delle Ong"

Nuove regole per il soccorso in mare e monitoraggio delle navi "private". Si va verso la registrazione degli equipaggi delle Ong: hanno contatti con chi gestisce le partenze dalla Libia

Le regole del soccorso in mare: "Identificare gli equipaggi delle Ong"

Nuove regole per il soccorso in mare e monitoraggio delle navi "private". Dovrebbero essere queste le linee guida che, secondo le anticipazioni del Corriere della Sera, la commissione Difesa del Senato guidata da Nicola latorre dovrebbe trasmettere entro venerdì mattina, al termine dell'indagine sulle collusioni tra le Ong che operano nel Mar Mediterraneo e i trafficanti di esseri umani che dalle coste libiche riversano in Italia centinaia di migliaia di clandestini. Una risposta concreta che arriva nel pieno dell'emergenza immigrazione.

Almeno 243 morti in poco più di 48 ore. La settimana che si apre porta con sè una nuova strage di migranti avvenuta nel Mediterraneo, che ha visto due naufragi. L'ultimo di cui si è a conoscenza è accaduto ieri al largo delle coste libiche: i morti sono 163, secondo quanto ha riferito all'agenzia Efe l'Alto commissariato dei rifugiati, aumentando la stima di 113 morti fornita in una fase iniziale dall'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim). L'altra faccia di questo dramma sono i dati forniti dal Viminale. Dal primo gennaio a oggi i migranti sbarcati sulle coste italiane sono già 43.245, ovvero il 38,54% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando a sbarcare erano stati in 31.214. Sono dati aggiornati dal Viminale dopo la forte concentrazione di arrivi nei giorni scorsi. Nell'elenco delle nazionalità dichiarate al momento dell'approdo la Nigeria, con 5.261 sbarcati, precede Bangladesh (4.645), Guinea (4.206), Costa d'Avorio (3.942), Gambia (2.852), Senegal (2.590), Marocco (2.429), Mali (1.880), Pakistan (1.114) ed Eritrea (1.044). Da primo gennaio al 26 aprile 2016 i minori stranieri non accompagnati sbarcati sono stati 5.551.

Gli sbarchi proseguono. Al porto di Catania è giunta questa mattina la nave "Sirio" della Marina militare italiana con a bordo 541 migranti soccorsi nelle scorse ore nel Mediterraneo centrale. Tra loro vi sono tanti bambini e tante mamme. Le loro condizioni sono buone, solo alcuni presentano eritemi solari. Nel porto di Vibo Valentia Marina è arrivata, invece, la nave "Vos Hestia" con a bordo 548 migranti soccorsi al largo dele coste libiche. Si tratta di persone provenienti dall'Africa SubSahariana e dal Bangladesh (128). Il sospetto è che dietro a questa nuova ondata di sbarchi ci siano anche le Ong che operano proprio davanti alle coste libiche. Secondo il pm di Catania Carmelo Zuccaro e secondo gli analisti di Frontex, la loro presenza avrebbe infatti aumentato il numero di sbarchi. Su questo la commissione Difesa del Senato vuole vederci chiaro. E l'obiettivo sarebbe quello di fissare un paio di regole nuove. "La prima - si legge sul Corriere della Sera - dovrebbe prevedere l’affidamento di tutte le operazioni di soccorso alla Guardia Costiera, che dovrà anche stabilire le 'posizioni' in mare evitando che le navi arrivino troppo vicine alla Libia". La seconda, invece, sarebbe quella di registrare gli equipaggi delle navi "private".

Potrebbero esserci, infatti, contatti tra chi gestisce le partenze dalla Libia e chi si trova a bordo delle navi delle Ong.

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