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Renzi ai cittadini del Gargano alluvionato: "Non vi lascerò soli"

Il presidente del Consiglio in visita nelle zone della Puglia colpite dall'alluvione: "Non vi lascerò soli"

Renzi ai cittadini del Gargano alluvionato: "Non vi lascerò soli"

Il presidente del Consiglio ha fatto visita a Peschici per incontrare i sindaci delle zone del Gargano devastate dall’alluvione dei giorni scorsi. "Io sono qui non per rappresentare il governo ma per testimoniare la vicinanza del governo a queste popolazioni", ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel suo breve discorso, dopo aver toccato con mano le conseguenze della terribile ondata di maltempo che ha colpito vaste zone del Gargano. "Lo hanno già fatto Gabrielli per la Protezione Civile e il ministro Martina per l’agricoltura e tanti altri rappresentanti delle istituzioni centrali. Probabilmente anche per recuperare il bisogno di una presenza dello Stato - ha insistito Renzi - non so se in passato lo Stato è stato latitante, so che ora noi abbiamo bisogno di una cosa estremamente

538em;">forte: valorizzare quanto di bello c’è in Italia e smettere di piangerci addosso".

"Voi qui non vi siete mai pianti addosso neanche nei momenti drammatici - ha riconosciuto Renzi - è inutile fare proclami e grandi discorsi. Al primo punto c’è il tema drammatico del dissesto idrogeologico, il governo ha messo in atto questa struttura di missione per iniziare a stanziare i soldi che tante regioni non spendono. La Regione Puglia ha speso tutto ciò che doveva spendere e ciò che non ha speso è stato inserito nel cosiddetto Sblocca-Italia. In Italia abbiamo miliardi da spendere per la lotta al dissesto idrogeologico, è chiaro che dobbiamo combattere contro cause storiche e complicate. Noi sul dissesto idrogeologico lavoreremo sempre di più con i presidenti delle Regioni come stiamo facendo in Puglia. È chiaro che si deve accompagnare una gestione dell’immediato. Allora a questo proposito vorrei ringraziare i volontari della protezione civile - ha detto ancora il Presidente del Consiglio - stiamo cambiando la struttura organizzativa negli ultimi dieci anni e questo è un elemento di forza straordinario per un Paese che vuol essere civile".

Nel Gargano messo in ginocchio dalle piogge torrenziali, ha sottolineato Renzi, "c’è una doppia emergenza: il turismo e l’agricoltura. Il Gargano non è chiuso per lutto. È aperto, è in grado di accogliere e di ospitare. C’è un finale di stagione da portare a termine. Il Gargano è nelle condizioni di essere quel capolavoro di bellezza che è sempre stato. Non so se il prossimo anno farò vacanze. Spero di sì e le farei volentieri sul Gargano. Poi c’è il tema dell’agroalimentare ed è compito del governo aiutare questa terra di competere grazie all’olio straordinario che produce e quindi di intervenire in modo immediato e concreto. Rivolgo un pensiero commosso alle vittime e alle loro famiglie ma, al di là delle circostanze, credo che sia importante per la popolazione ripartire con lo stimolo, la spinta e lo slancio che il governo ci metterà. Attendiamo la conclusione della procedura dello stato di emergenza, faremo la nostra parte, come è doveroso. Ma l’elemento chiave è la forza di rialzarsi in piedi e ripartire. Sono qui per dirvi che il governo farà la propria parte ma anche la popolazione deve avere la volontà di rialzarsi. Sono sicuro - ha concluso il capo del governo - che la gente del Gargano avrà la forza e le risorse per voltare pagina. Noi ci metteremo la massima tenacia e determinazione".

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