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Renzi allunga le mani. Porta il G7 a Milano per prendersi la città

Il premier decide di organizzare a Rho il summit dei potenti del 2017. E tradisce la candidatura della sua Firenze

Renzi allunga le mani. Porta il G7 a Milano per prendersi la città

Si profila un destino ben chiaro per il dopo expo. almeno per i primi mesi, visto che è proprio milano la città scelta per ospitare il g7 del 2017, il summit dei paesi più potenti del mondo. ancora nulla di ufficiale, ma a confermarlo sono politici, militari di alto grado e ambienti vicini al ministero della difesa dove si è tenuto il vertice decisivo. poche le speranze ormai per la candidatura di firenze avanzata con decisione dal sindaco pd dario nardella. un uomo molto vicino al premier matteo renzi che però non sembra per nulla intenzionato a ribaltare la decisione.

E così l'utilizzo della piastra su cui posano i padiglioni dell'Expo ancora per i prossimi due mesi sembra ormai cosa fatta, anche perché il sito si presta più di altri per un incontro di capi di Stato. Essendo una cittadella di un milione di metri quadrati chiusa dai tornelli e da imponenti recinzioni, difficilmente potrebbe essere così permeabile come il centro cittadino che il Primo maggio è stato devastato dalla violenza di no global e black bloc.

Anche la sicurezza è stata testata con la creazione della centrale operativa già in funzione per Expo in grado di controllare l'intera area, perfino il livello di riempimento dei cestini della spazzatura. Inoltre le centinaia di militari e rappresentanti di tutte le forze dell'ordine hanno già lavorato insieme proprio su quel sito, sperimentando una collaborazione interforze durata mesi. Non servirebbe dunque organizzare tutto da zero, ma basterebbe mantenere la stessa impostazione. E magari gli stessi reparti come il reggimento Voloire, ora impegnato a coordinare il dispositivo di sicurezza che conta oltre 2.200 unità e però con un piede a Vercelli, dove dovrebbe trasferirsi l'anno prossimo.

«Se davvero si fa il G7 a Milano - ha spiegato Lia Quartapelle, parlamentare del Pd e membro della commissione Esteri della Camera – non sarebbe il caso di sguarnire del tutto la città. Anche perché si tratta di un reparto che ormai conosce profondamente la città, sia per la sua lunga permanenza nel capoluogo lombardo, sia per il suo impiego in operazioni come “Strade sicure” che dura dal 2008».

La scelta di Milano resta comunque la migliore anche perché in questi mesi sono già arrivati molti capi di Stato, compresi quelli del G7 e la sicurezza coordinata dal prefetto Paolo Francesco Tronca ha funzionato alla perfezione. E le infrastrutture della città sono state riammodernate anche con un occhio alla sicurezza. Questo significa che non ci sarà bisogno di impostare grandi opere come successo alla Maddalena o all'Aquila perché ci sono già i presupposti per ospitare una manifestazione di questa portata. Non servirebbe blindare l'intera città, né servirebbero particolari investimenti aggiuntivi.

I progetti per il dopo Expo, come la Città della scienza, verrebbero dunque rimandati e forse è bene che sia così: sebbene tutte le parti politiche e sociali, in prima fila l'Assolombarda a guida Rocca, siano concordi nell'affermare che la vera sfida è decidere come utilizzare la piastra e hanno progetti importanti, mancano ancora i soldi. A cominciare dai milioni di euro necessari per pagare i terreni. Per adesso sono state più concrete le divergenze tra i vari attori interessati come il rettore della Statale Gianluca Vago, il governatore lombardo Roberto Maroni e il commissario unico Giuseppe Sala. Ma di denari se ne sono visti pochi.

Il rinvio a dopo il G7 del 2017 potrebbe servire ad avere più tempo per trovarli e a schiarirsi le idee sui progetti. Anche se è sempre possibile che nel frattempo Renzi decida di cambiare idea e virare su Firenze, ma non sembra esserci gara tra le due città. Sicuramente il premier si è speso ampiamente per Expo e per l'appuntamento internazionale del 2017 ha fissato per l'Italia l'ambizioso obbiettivo di arrivare terza o quarta tra i grandi della Terra. Inoltre è un decisionista convinto e ha abituato i suoi a ubbidire agli ordini.

Senza discutere.

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