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Il Cav fa il record di ascolti e Fazio manda in tilt Renzi

Dopo il boom di share per l'intervista del leader di Forza Italia, il Pd attacca l'ex premier. Gelmini: "Forse hanno paura?"

Il Cav fa il record di ascolti e Fazio manda in tilt Renzi

L'intervista di Silvio Berlusconi da Fabio Fazio non è andata giù al premier Matteo Renzi. La popolarità del Cav in tv impaurisce il premier e così Renzi attacca il Cav: "Io Silvio Berlusconi lo rispetto, non l'ho mai attaccato, e non ironizzo. Ma dopo averlo visto ieri, dico Silvio Berlusconi è il primo ministro che ha passato più giorni di tutti a Palazzo Chigi. Se aveva grandi idee perché non le ha realizzate", afferma il premier riguardo all'intervista del Cav. Poi attacca in modo più pesante: "Venti anni di centrodestra hanno lasciato macerie. Non ho mai attaccato Berlusconi ma lui è il leader politico in Italia che è stato più giorni di De Gasperi, Moro, Fanfani, persino Andreotti a Palazzo Chigi: se aveva queste grandi e belle idee per il futuro del Paese perchè non le ha realizzate?". A questo punto scatta la reazione di Forza Italia: "Gli attacchi del premier Renzi al presidente Berlusconi sono il sintomo di una campagna elettorale piuttosto grama. Quando il repertorio delle promesse si è prosciugato in politica, si sa, non rimane che l’attacco personale. Renzi però non si è accorto del paradosso che ha creato con le sue parole. Perchè fino all’altro ieri lui era alleato con il presidente Berlusconi per riformare la Costituzione, scrivere la legge elettorale e cambiare l’Italia", afferma Mariastella Gelmini, vicecapogruppo di Fi.

"La verità - prosegue - è che il premier si presenta a mani vuote all’appuntamento elettorale di domenica prossima. Il suo carniere è ricco di promesse mirabolanti e di scarsi risultati. Renzi sta oggi meno sereno di qualche settimana fa. Ha avuto e ha tutto il veto a favore: euro debole che aiuta le esportazioni; il prezzo del petrolio ai minimi degli ultimi quindici anni; la Bce che immette liquidità nel sistema. A fronte di tutto questo, Renzi non è riuscito a tagliare un centesimo di spesa pubblica, la disoccupazione è a livelli di rivolta sociale e il debito, da quando Berlusconi ha lasciato Palazzo Chigi, nel novembre 2011, è salito di oltre 200 miliardi". A rincarare la dose sul premier c'è anche l'azzurro Luca Squeri: "Basta qualche minuto di Silvio Berlusconi in tv da Fazio e il boom di ascolti per mandare in frantumi le certezze di Renzi. Così anche il nuovo premier cade nel vecchio metodo della sinistra: cercare voti non rimarcando i propri meriti, che in effetti latitano, ma criticando Berlusconi e l’esperienza di governo del centrodestra. Nel 2011 si stava assai meglio di oggi e anche Renzi lo sa.

Tanto da sentire il bisogno di affermare il contrario".

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