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Renzi alla Borsa di Milano: "Serve un capitalismo trasparente"

Il presidente del Consiglio annuncia misure sulle sofferenze bancarie. Poi cita De Bortoli che lo aveva attaccato: "Non intervengo da maleducato arrogante"

Renzi alla Borsa di Milano: "Serve un capitalismo trasparente"

Debutto in Borsa per il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che per la prima volta varca la soglia della storica sede di Piazza Affari, a Milano, per incontrare la comunità finanziaria. Ad attendere l’intervento di Renzi i rappresentanti delle maggiori società quotate italiane. Il premier Renzi è arrivato poco prima delle 10.30 accompagnato da Andrea Guerra.

Il premier chiama le imprese ad aiutare la ripresa del Paese ma, precisa, il suo non vuole essere il diktat di un "maleducato arrogante". È lui stesso a precisarlo, al termine del suo intervento. "Ve l’ho detto alla fine - ha sottolineato - perché
non sembrasse l’ennesimo atto di qualche maleducato arrogante che viene a dettare la linea". Renzi, definito il 30 aprile dall’ex direttore del Corriere della sera Ferruccio de Bortoli "maleducato di talento", ha quindi citato Gilbert Chesterton, che dice che "la democrazia è il governo dei maleducati mentre l’aristocrazia è il governo degli educati male. Dare tutte le colpe alla politica per quello che è successo negli ultimi 20 anni - ha concluso - è comodo, ma è anche ingiusto. Noi facciamo la nostra parte, ma non tocca solo a noi".

Renzi si è detto "particolarmente ottimista per i prossimi vent’anni in Italia. Abbiamo bisogno di attrarre capitale straniero ma anche di capire quale è la nostra capacità che possiamo offrire, culturale ed economica. Ottimista per il futuro di Milano, è la locomotiva d’Italia".

Renzi osserva poi che in Italia il "capitalismo di relazione" ha prodotto anche effetti negativi: "È arrivato il momento di mettere fine a un sistema basato più sulle relazioni che non sulla trasparenza come chiede l’Italia. È questo il motivo per il quale sono davanti a voi". E spiega meglio a cosa si riferisce: "Il sistema di relazioni in cui giornali, banche, fondazioni e partiti politici hanno pensato di andare avanti tutti insieme discutendo tra loro è morto".

Il premier si sofferma poi sulle banche: "Nelle prossime settimane il passaggio sulle sofferenze bancarie e sugli strumenti tesi a rendere il sistema bancario italiano nella stessa situazione degli altri paesi europei troveranno corso e concretizzazione". E ancora: "E' un'assoluta priorità del governo la modifica del sistema delle banche. Sulle popolari siamo passati dopo decenni dalle parole ai fatti. Nelle prossime settimane, anche sulle sofferenze, troveremo concretizzazione con un intervento che metterà l'Italia sullo stesso livello degli altri Paesi".

"Questo è il Paese - ha aggiunto Renzi rispondendo a una domanda - in cui si pagano più tasse di tutti sul lavoro".

"Entro l’anno verranno attuati tutti i decreti attuativi» della riforma della pubblica amministrazione".

Renzi ha poi sottolineto che questa riforma "segna un’inversione di tendenza nel rapporto tra cittadini e Pa".

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